Cosa temono di più i lavoratori italiani in questo momento? Di essere licenziati ovviamente e di perdere così la fonte di reddito che, nella stragrande maggioranza dei casi, è l’unica a disposizione.
Secondo l’indagine Swg ben il 51% dei lavoratori italiani teme di perdere il lavoro nei prossimi mesi a causa di licenziamenti.
Per un altro 49% della popolazione, però, la probabilità di perdere il posto di lavoro è ritenuta poco probabile.
L’indagine non specifica se sia stata fatta una differenziazione sul tipo di lavoro che svolgono quelli che hanno risposto al sondaggio (settore pubblico o privato) e quindi non è dato sapere se tra chi ha risposto affermativamente al timore di perdere il lavoro ci siano solo dipendenti di aziende private.
Non viene rilevato, in altre parole, se nel 49% di quelli che ritengono di non perdere il posto di lavoro ci sono in prevalenza figure che lavorano nel settore pubblico.
Ad ogni modo il 2% ha affermato di averlo già perso, e il 17% teme di perderlo, mentre il 32% teme che nella realtà nella quale lavora ci saranno dei licenziamenti.
Ottimismo “partitico”
L’indagine ha investigato i dati sotto un profilo politico, nel senso che ha scoperto come gli elettori del Partito Democratico siano i più ottimisti di tutti, di questi infatti il 45% crede alla proroga dello stop ai licenziamenti come panacea per evitare la perdita del posto di lavoro di milioni di italiani.
Di questi, ancora, solo il 14% crede che ci sarà un rialzo della disoccupazione. Posizione oggi sconfessata dai dati Istat sulla occupazione e la disoccupazione.
Il 60% degli elettori di Fratelli d’Italia sono proprio pessimisti e si dicono convinti che ci sarà un aumento della disoccupazione. Secondo questi in autunno avremo circa 500mila disoccupati in più.
I settori più colpiti
Ristorazione, turismo nel suo complesso, piccolo commercio e le Pmi sono i settori che più di tutti sono ritenuti a rischio diminuzione occupazionale.
L’indagine Censis
Quest’oggi il Censis con la Confcooperative hanno pubblicato uno studio sulla lockdown economy, prendendo dati anche dall’Ufficio Parlamentare di Bilancio, il quale dimostra che il rischio di disoccupazione è forte in particolare tra i dipendenti a basso reddito, tra cui:
- 138mila lavoratori temporanei con contratto a termine in scadenza entro ottobre 2020;
- 264mila dipendenti in società di capitali a rischio in un settore a rischio;
- 426mila dipendenti di ditte individuali in settori a rischio.
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