Cerved Rating Agency aggiunge la sua proiezione futura dell’economia italiana in caso la crisi economica, generata dal nuovo coronavirus, si dovesse protrarre fino alla fine del 2020.
Secondo lo studio, che presenta uno scenario critico soft e uno hard, il 10,4% delle imprese italiane rischia di chiudere i battenti entro la fine dell’anno o gli inizi del prossimo anno se l’emergenza sanitaria dovesse protrarsi fino al 31 dicembre 2020.
Il doppio scenario della crisi
Il primo scenario ipotizzato dall’agenzia di rating prevede una fine della fase epidemica entro il 30 giugno 2020. In questo caso il rischio default si attesterebbe in media sul 6,8% di chiusura delle imprese italiane, con un range che va dal 2,6% al 10,6% in base ai settori colpiti dalla crisi.
Il secondo scenario delinea una situazione più critica, con una emergenza sanitaria che si estende al 31 dicembre 2020 e diventa quindi pandemica. In questo caso il rischio default medio passa al 10,4%, con un range che va dal 7,5% al 15,4% delle aziende italiane che potrebbero chiudere.
Le altre valutazioni
Alcuni giorni fa Ref Ricerche ha provato a delineare la perdita economica per l’economia italiana, stimandola in 9-27 miliardi di euro. Anche in questo caso l’ampia differenza in termini di perdite è dovuta alla durata della crisi economico-sanitaria.
I settori che perderanno di più
I settori dove già si registrano le maggiori perdite sono quello turistico, ristorativo e alberghiero, più tutte le società dell’indotto. Ne risente l’export del Made in Italy e la vendita di quest’ultimo ai turisti stranieri che di solito affollano le nostre città e paesi.
Anche il cinema subisce forti crolli. Lo scorso weekend solo 2 milioni di euro di incassi. La paura del contagio spinge le persone a non frequentare i luoghi pubblici e dove si sta a più stretto contatto.
Il crollo è netto, -63% di incassi rispetto al fine settimana precedente. Rispetto alla stessa settimana del 2019 il calo è ancora più netto: -75,62%.
In termini monetari l’incasso dei cinema è stato di 2 milioni di euro lo scorso fine settimana, mentre il fine settimana precedente erano stati pari a 5,5 milioni di euro.
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