L'accordo "storico" raggiunto da Cina e Usa sul libero scambio commerciale è stato firmato mercoledì nella East Room della Casa Bianca, chiudendo la fase uno del progetto che rappresenta una tregua nella guerra ai dazi tra le due nazioni.
"È un passo importante, che andava fatto già 25 anni fa. È un accordo storico, una pietra miliare. Molti pensavano che non sarebbe mai accaduto. Insieme stiamo riscrivendo gli errori del passato per offrire un futuro di giustizia economica e di sicurezza per i lavoratori, gli agricoltori e le famiglie americane", ha dichiarato il Presidente Trump durante la firma dell'accordo, alla presenza del vice premier cinese Liu He.
LIVE: POTUS Signs the Phase One Trade Agreement! https://t.co/teqGqjdgeZ
— The White House (@WhiteHouse) January 15, 2020
La firma apposta oggi chiude la fase uno dell'accordo tra le due nazioni, anche se i primi effetti si vedranno a fine novembre del 2020. Durante l'evento alla Casa Bianca il presidente Trump ha anche annunciato una sua visita ufficiale in Cina, che dovrebbe avvenire a breve per poter iniziare la fase due dell'accordo.
L'accordo commerciale Usa Cina
- Trasferimenti di tecnologia, proprietà intellettuale, prodotti alimentari e agricoli, servizi finanziari ed espansione del commercio
- Aumento significativo delle importazioni di prodotti agricoli dagli Usa da parte di Pechino, come carne di maiale, pollame, fagioli di soia, grano, mais e riso, con un acquisto complessivo di beni e servizi per 200 miliardi di dollari nei prossimi 2 anni
- Revoca dei dazi al 15% che sarebbero scattati il 15 dicembre scorso su quasi 160 miliardi di dollari di prodotti made in China, ma senza l'eliminazione dei dazi al 25% su 250 miliardi di dollari di importazioni cinesi che rimarranno come sono
- Riduzione al 7,5% le tariffe su alcuni beni, per un totale stimato in 120 miliardi di dollari di prodotti cinesi
Le trattative tra le due nazioni
Le due principali economie mondiali sono state coinvolte in una guerra commerciale per un anno, durante il quale Trump ha giudicato sleali le condizioni economiche e non competitivi i comportamenti della Cina.
La Cina ha rispedito al mittente tali accuse, affermando che la guerra commerciale non è vantaggiosa per nessuna delle due parti, né per l'economia mondiale. La situazione di stallo si è tradotta in una sfilza tariffe doganali sulle merci importate tra i paesi, messe per ripicca.
Negli ultimi mesi, però, Cina e Stati Uniti sono tornati a trattare, in quella che è stata definita la 'fase uno', per raggiungere un accordo economico che possa soddisfare ambo le parti. Già dalla scorsa settimana, Washington e Pechino avevano lasciato trapelare alcuni dettagli relativi all'accordo raggiunto in ambito commerciale tra i due Paesi, scatenando una reazione estremamente positiva da parte dei mercati.
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