Se le statistiche nostrane non bastavano, ecco arrivare la comunicazione dell’Eurostat a confermare che gli italiani ricchi percepiscono entrate mensili 6 volte superiori a quelli che sono nella fascia più bassa e si trovano in uno stato di difficoltà. In Italia il 20% della popolazione può lamentarsi di nulla, mentre gli altri un qualche appiglio lo possono trovare.
La nuova statistica Eurostat dice che nel 2018 il divario tra ricchi è poveri, è salito da 5,9 a 6,09; ma mai come nel 2016 quando raggiungemmo il punteggio di 6,27.
Possiamo consolarci leggendo il divario in Spagna che con il 6,03 fanno appena meglio di noi o con quello del Regno Unito, dove la disparità tra più ricchi e più poveri della società è a 5,95 punti.
Meglio la Germania dove il divario ha un coefficiente di 5,07 e la Francia, dove nonostante le enormi proteste di questi giorni e le proteste dei gilet gialli del 2019, il divario è tra i più bassi d’Europa: 4,23.
Le regioni italiane che stanno meglio
Se guardiamo al solo dato italiano, la provincia autonoma di Bolzano è la meglio piazzata: qui si segnala il divario minore.
Tra le regioni il Friuli Venezia Giulia con il suo 4,1 è la migliore, seguita da Umbria e Veneto con 4,2. La Lombardia ha un coefficiente di 5,4.
Le regioni italiane che stanno peggio
Tra le peggiori al primo posto a pari merito, la Campania e la Sicilia con un divario che è al 7,4, seguite dalla Regione Lazio a 6,5.
La discrepanza tra regioni più ricche e più povere
Un dato interessante che fa riflettere, e che emerge indirettamente dai dati Eurostat, è che nelle regioni più ricche del Paese e dove c’è maggiore occupazione, il benessere economico favorisce l’uguaglianza sociale, mentre nelle regioni con maggiori difficoltà lavorative, la disuguaglianza diventa una voragine impressionante.
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