In risposta alle restrizioni annunciate dal Governo degli Stati Uniti contro Huawei, la società cinese intenderebbe ribattere colpo su colpo e anzi rilanciare la posta, sviluppando un’offerta alternativa ai servizi mobili di Google, stando alle informazioni pubblicate dal quotidiano economico indiano Economic Times.
Sarebbe stato lo stesso Charles Peng, Amministratore Delegato di Huawei India, ad aver asserito che la Huawei sarebbe in contatto con almeno 150 sviluppatori di applicazioni mobili in India per promuovere gli Huawei Media Services (HMS) in alternativa ai servizi di Google, tra cui Gmail, YouTube, servizi di Navigazione, Google Drive e Maps. Non è del resto un segreto che Il gruppo cinese voglia ottenere nuovi software per i suoi smartphone e creare un ecosistema mobile Huawei quanto più autonomo.
"La maggior parte delle applicazioni chiave, come navigazione, pagamenti, giochi e messaggistica, saranno pronte entro la fine di dicembre", ha affermato Peng.
Secondo il CEO di Huawei India, il colosso digitale cinese intenderebbe cooperare non solo con specialisti indiani, ma anche europei.
Miliardi di dollari per sostituire Google
"In ogni Paese ci concentreremo sulla fornitura delle migliori 100-150 applicazioni ai clienti tramite HMS", ha detto Peng.
Huawei is working to compensate for the effects of its lack of GMS on its smartphones. At the Huawei Developer Day India chapter recently, country chief Charles Peng said that Huawei is working with Indian developers to develop applications and #HMS #Hua https://t.co/U8GezQLJr1 pic.twitter.com/DsvjQuPJpt
— cnTechPost (@cnTechPost) December 24, 2019
Il quotidiano riporta anche che la India Huawei, che ha circa un milione di sviluppatori HMS registrati in tutto il mondo, offre fino a 17mila dollari per l'integrazione di ogni singola applicazione nel suo ecosistema e che, a livello globale, la società avrebbe già speso almeno un miliardo di dollari per questi scopi.
Huawei nella lista nera degli USA
A maggio, il Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti ha inserito nella sua lista nera Huawei, impedendogli di acquistare tecnologia e componenti americani. Al colosso cinese è stato proibito di fare affari con le aziende americane senza una adeguata licenza. Google di conseguenza aveva annunciato la cessazione della sua collaborazione con Huawei e l’esclusione della stessa dalle sue tecnologie e software.
L'amministrazione americana accusa Huawei di aver collaborato con le forze armate e l'intelligence cinese e di aver spiato i clienti. Gli Stati Uniti stanno anche cercando di convincere altri Paesi a non utilizzare l'infrastruttura e le apparecchiature Huawei durante il passaggio alla telefonia mobile 5G. La società cinese afferma che queste accuse sono infondate, motivate politicamente e violano i principi della libera concorrenza.
Cliccando sul bottone "Pubblica", conferisce il proprio pieno consenso all'utilizzo dei dati del proprio account Facebook perchè le venga data la possibilità di commentare le notizie sul nostro sito mediante l'utilizzo di questo account. Può consultare nel dettaglio le modalità di utilizzo dei dati nella sezione Informativa sull’utilizzo dei dati personali.
Può ritirare il proprio consenso cancellando tutti i commenti che ha scritto.
Tutti i commenti
Mostra nuovi commenti (0)
In risposta (Mostra commentoNascondi commento)