Wall Street apre in calo la prima seduta del mese, trascinata dall'entrata in vigore dei dazi tra USA e Cina. Dal primo settembre, infatti, l'amministrazione USA ha aumentato dal 10% al 15% le tariffe sulle importazioni per un valore di 100.000 milioni di dollari.
Le borse europee mantengono un trend negativo. Parigi la peggiore fa -0,41%, male anche che Francoforte cede lo 0,17%, mentre Milano cede solo lo 0,13. L'ottimismo sulla formazione dell'esecutivo premia l'Italia e porta lo spread tra Btp e Bund sotto i 160 punti base, il minimo dal 2018. Ma tutto si potrebbe ribaltare se dalle consultazioni on line del M5S, dovesse arrivare lo stop a Conte.
Londra scivola a -0,25%, ma la riapertura del parlamento e l'incertezza sulla Brexit hanno trascinato giù la sterlina. 1,1959 dollari, la soglia minima dall'ottobre 2016, destinata a mantenersi bassa. Nel caso in cui il Parlamento riuscisse a rinviare la Brexit di tre mesi si farebbe concreta l'ipotesi delle elezioni anticipate. Diversi sono gli scenari possibili e gli analisti ritengono che, finché permarrà questa situazione, cioè almeno sino al 10 settembre, giorno in cui saranno sospese le camere, è verosimile che la sterlina si mantenga a livelli bassi.
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