Washington può togliere facilitazioni ad alcuni Paesi dell'OMC che affermano di essere economie in via di sviluppo, si legge nel decreto del presidente degli Stati Uniti Donald Trump pubblicato venerdì, 26 luglio 2019, sul sito della Casa Bianca.
"Il rappresentante commerciale degli Stati Uniti utilizzerà tutti i mezzi disponibili, se necessario e in conformità con la legge applicabile, per far sì che i cambiamenti nell'OMC non consentano ai Paesi autoproclamati di essere economie in via di sviluppo di approfittare delle flessibilità nelle regole e nei negoziati dell'OMC senza i rispettivi indicatori economici e di altro tipo", si legge nel documento.
Come esempio di un Paese di questo tipo nel documento è stata indicata la Cina:
"Gli investimenti diretti esteri in uscita dalla Cina, il cui valore raggiunge circa 1,5 trilioni di dollari, superano quelli di 32 su 35 Paesi-membri dell'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE), mentre gli investimenti diretti esteri cinesi in ingresso, circa 2,9 trilioni di dollari, superano quelli di tutti i Paesi-membri OCSE salvo uno. La Cina ospita 120 delle 500 maggiori compagnie mondiali e le sue spese per la difesa e il numero totale di satelliti nello spazio sono inferiori solo a quelli degli Stati Uniti".
Secondo il documento l'OMC ha un disperato bisogno delle riforme senza i quali non sarà in grado di affrontare le esigenze dei lavoratori e delle imprese nonché le sfide della moderna economia globale.
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