“Al momento attuale [le condizioni previste dagli accordi] sono interrotte fino a che non sarà risolta la questione del petrolio russo”, ha affermato Grib.
Secondo le sue parole diminuendo il volume dell’esport i bielorussi sperano di garantire la quantità di petrolio necessaria al mercato interno al paese. Inoltre l’Azienda conta di trovare un modo di evitare le sanzioni per la violazione dei contratti con gli acquirenti provenienti da Polonia, Ucraina e dai Paesi Baltici.
Precedentemente il consorzio Belneftekhim, del quale fanno parte le fabbriche per la lavorazione del petrolio, aveva annunciato limiti temporanei all’esportazione di derivati del petrolio raffinati (benzina per motori, cherosene per l’aviazione, carburante diesel) in Europa a causa della bassa qualità del petrolio russo che attraversava il tratto bielorusso dell’oleodotto Družba. La compagnia russa Transneft’ aveva confermato il problema e promesso di correggere la situazione.Ancora prima il presidente della Bielorussia Aleksandr Lukašenko aveva dichiarato che il tratto dell’oleodotto Družba posizionato in Bielorussia potrebbe essere chiuso per lavori di manutenzione nonostante venga utilizzato per il trasporto del petrolio russo.
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