La Banca d'Inghilterra ha inoltre proposto quattro possibili scenari: due negativi e due positivi. Tra i primi, rientra l'attuazione di una Brexit senza un accordo con Bruxelles e un relativo periodo di transizione. In questo caso, si prevede una riduzione del PIL dell'8% entro il 2023 e un forte calo dei prezzi degli immobili.
Il regolatore prevede anche un calo della sterlina del 25%, rispetto al dollaro, l'aumento dell'inflazione al 6,5 % e la disoccupazione al 7,5%. Tuttavia, le maggiori organizzazioni di credito britanniche sono in grado di far fronte alla crisi.
Gli scenari più ottimistici, al contrario, prevedono lo sviluppo dell'economia: la sterlina aumenterà del 5% nel primo trimestre del 2019, il PIL aumenterà dell'1,75% rispetto alle previsioni iniziali entro il 2023.
Alla fine di novembre, Gran Bretagna e UE hanno approvato i parametri dell'accordo per la Brexit. Ora deve essere approvato dal Parlamento europeo e dal Parlamento britannico.
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