E' il primo rialzo del costo del denaro dal 2014: in questo periodo si erano registrati solo tagli, a sostegno di una politica monetaria espansiva.
Quest'anno la Banca di Russia aveva tagliato i tassi d'interesse due volte di 0,25 punti percentuali rispettivamente a febbraio e marzo per poi prendersi una pausa.
A giugno la governatrice della Banca Centrale Russa Elvira Nabiullina aveva affermato che erano diminuite le probabilità di una transizione verso una politica monetaria neutrale. Allo stesso tempo la Banca Centrale aveva stimato nel 6/7% il costo del denaro neutrale in funzione del tasso target di inflazione del 4%, ovvero due o tre punti percentuali in più rispetto all'obiettivo inflazionistico del regolatore.
La scorsa settimana la Nabiullina aveva affermato che la Banca Centrale vede un numero significativo di fattori a favore dell'invariabilità del tasso d'interesse, tuttavia è impossibile escludere aumenti.
La maggior parte degli analisti intervistati da Sputnik si aspettava che la Banca di Russia avrebbe lasciato invariato il tasso di riferimento, nonostante la recente volatilità del rublo.
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