È improbabile che la UE cambi piani per la costruzione di 11 terminali per la lavorazione del gas naturale liquefatto, nonostante le dichiarazioni di Trump di aver ricevuto "promesse credibili", ha scritto Steven Mufson sul Washington Post.
In Europa non saranno costruiti più di tre o quattro nuovi impianti.
Il presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker, a margine della visita negli Stati Uniti, è stato cauto commentando i piani di Trump.
"Siamo pronti ad investire in infrastrutture e nuovi terminali che possano prendersi carico del gas naturale liquefatto proveniente dagli Stati Uniti e da altri Paesi, ma soprattutto se le condizioni sono idonee ed i prezzi sono competitivi," — ha detto.
Nell'articolo si rileva che il gas russo consegnato tramite i gasdotti è molto più economico di quello americano.
Inoltre l'autore dell'articolo rileva che esiste una forte concorrenza tra i produttori di GNL. Il Qatar e l'Australia continueranno a competere con gli Stati Uniti anche se verranno lanciate nuove infrastrutture americane per l'esportazione.
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