Per dissuadere i membri del Congresso dall'appesantimento delle sanzioni contro Mosca è impegnata la Camera di Commercio russo-americana, che annovera come membri ExxonMobil, Shell e Chevron.
I rappresentanti dell'organizzazione e delle compagnie non hanno risposto alla richiesta dell'agenzia di commentare questa notizia.
Non è la prima volta che le compagnie petrolifere si mostrano contrarie alle sanzioni. In precedenza la Exxon Mobil aveva dichiarato che queste misure regalano un vantaggio competitivo alla Shell e British Petroleum.
Al momento il Congresso sta discutendo una nuova legge che prevede sanzioni più dure contro la Russia. La nuova ondata di tensione nelle relazioni tra Mosca e Washington è legata alle indagini sull'ingerenza del Cremlino nelle elezioni americane, il cosiddetto Russiagate.
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