Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha definito la dipendenza della Germania dal gas russo una debolezza: in una certa misura ha ragione, scrive nel suo articolo per il Daily Telegraph Andy Critchlow, direttore del dipartimento di notizie economiche della società S&P Global Platts.
In effetti la più grande economia europea dipende da Mosca, in quanto più della metà del gas importato in Germania arriva dalla Russia e questi volumi continueranno probabilmente a crescere. La crescente influenza del Cremlino sui mercati energetici globali è un rischio che i leader europei potrebbero aver erroneamente ignorato per troppo tempo, ma avevano poche alternative.
"A volte la verità fa male, anche se è abbellita", osserva l'autore dell'articolo.
La scorsa settimana Trump ha dichiarato che il 70% del gas importato in Germania è russo. La cancelliera tedesca Angela Merkel, nata nella Germania orientale occupata dall'Unione Sovietica, poteva naturalmente ignorarlo e rimarcare il fatto che Berlino sia diventata semplicemente un vassallo del suo ex rivale della guerra fredda.
Tuttavia, quando si tratta di acquistare gas ad un prezzo competitivo per l'economia industriale tedesca non ha molto da scegliere.
Infatti secondo la S&P Global Platts Analytics, la Germania compra dalla Russia 45,4 miliardi di metri cubi di gas russo, ovvero il 51% del volume totale delle importazioni complessive. Ma questa percentuale potrebbe aumentare vista la prevista diminuzione delle forniture dall'Olanda e il lancio del gasdotto Nord Stream-2.
Questo gasdotto dovrebbe diventare il secondo canale di comunicazione diretta tra Russia e Germania, e quindi con i mercati europei, e secondo i piani sarà lanciato alla fine del 2019. Una volta messo in funzione, l'Europa resterà per sempre legata alle fonti energetiche russe.
Ma se guardiamo alle alternative, tutto questo non è poi così male, sottolinea l'autore dell'articolo. A determinate condizioni nel mercato, il gas russo fornito attraverso i gasdotti può avere un prezzo di oltre il 30% inferiore rispetto al carburante blu importato da altre parti del mondo.
La liquefazione del gas è un processo costoso. Le forniture russe sono estremamente importanti per i Paesi europei in termini economici per continuare a competere con l'Asia e specialmente con gli Stati Uniti. Dopo tutto, la rivoluzione dello shale negli Stati Uniti ha fornito alle aziende americane consegne su larga scala di risorse energetiche a basso costo ed ha trasformato l'economia più potente del mondo in un esportatore di petrolio e gas.
Oltre alla richiesta di aumentare le spese militari, Trump potrebbe aver inviato alla Germania un altro messaggio importante: rinunciare alle importazioni di gas russo e comprare il gas naturale liquefatto dagli Stati Uniti, scrive Andy Critchlow.
Questa ipotesi difficilmente può considerarsi forzata, dal momento che le esportazioni di gas naturale liquefatto americano stanno crescendo e a questi ritmi gli Stati Uniti raggiungeranno il Qatar entro il 2020. Tuttavia questa opzione, probabilmente per un lungo periodo sarà più costosa di altre, sottolinea l'autore dell'articolo.
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