Il Kirghizistan e la Russia avevano concordato la costruzione della centrale idroelettrica Kambarata-1 e dell'impianto energetico sul fiume Naryn con la partecipazione della società russa RusHydro nel 2012. Nel 2016, le autorità del Paese asiatico hanno rescisso unilateralmente l'accordo con la Russia sulla realizzazione congiunta dei due progetti. "RusHydro" aveva annunciato successivamente di voler risolvere la controversia nel tribunale internazionale.
Nel luglio 2017 l'ex primo ministro del Kirghizistan Sooronbay Jeenbekov, poi eletto presidente del Paese, ha firmato un accordo con la società ceca Liglass Trading CZ sulla ripresa della costruzione dell'impianto a Naryn, avviato dal Kirghizistan insieme a RusHydro. L'accordo con i cechi prevedeva che Liglass Trading avrebbe rimborsato il debito del Kirghizistan nei confronti dell'investitore russo per un importo di 37 milioni di dollari entro un mese. Tuttavia ad ottobre il governo del Kirghizistan ha rescisso l'accordo con la società ceca in quanto non ha rispettato questo obbligo nei tempi previsti.
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