Il presidente Donald Trump sfrutterà le scorte di gas naturale liquefatto americano cresciute rapidamente come "strumento politico". Questa iniziativa verrà promossa dallo stesso presidente americano al vertice di Varsavia, che riunirà i leader di 12 Paesi fortemente dipendenti dalle forniture energetiche russe.
Secondo la Reuters, con l'esportazione di gas naturale liquefatto gli Stati Uniti contribuiranno a ridurre questa dipendenza.
L'ex comandante delle forze NATO in Europa James Jones ha dichiarato che l'aumento delle esportazioni di gas dagli Stati Uniti indebolirà l'influenza della Russia che utilizza l'energia "come arma o leva di pressione."
"Credo che gli Stati Uniti, esportando gas per aiutare gli altri Paesi ad essere più autosufficienti e meno dipendenti, si mostreranno come un Paese molto amichevole", — ha osservato Jones.
Secondo l'agenzia britannica, i membri del Partito Repubblicano, molti dei quali vogliono da Trump una linea più dura contro la Russia per la presunta interferenza nelle elezioni, così come per le crisi in Ucraina e in Siria, sostengono l'esportazione di gas naturale liquefatto in qualità di "influenza politica."
Il Cremlino conta sui ricavi da petrolio e gas per finanziare la spesa pubblica, pertanto questa iniziativa si rivelerebbe dannosa per Mosca, scrive la Reuters.
"Le esportazioni di gas naturale liquefatto americano in Europa per molti aspetti sono la più grande minaccia che gli Stati Uniti possono rappresentare per la Russia", — ha dichiarato il direttore della filiale di Varsavia del fondo "German Marshall" Michal Baranowski.
Tuttavia l'eccesso di offerta nei mercati energetici del mondo ha portato alla riduzione dei prezzi, pertanto agli esportatori di gas naturale liquefatto diventa difficile fare profitto. La Russia invece ha un vantaggio competitivo in Europa grazie alla sua vicinanza e ai gasdotti esistenti, prende atto la Reuters.
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