Il dicastero ha sostenuto che Kiev è fiduciosa nelle argomentazioni dell'appello e senza dubbio otterrà una sentenza favorevole.
"I dibattimenti in tribunale sono indicativamente previsti per la seconda metà del gennaio 2018", — si legge nel comunicato.
Kiev aveva beneficiato di un prestito governativo a condizioni non di mercato da parte della Russia collocando eurobond dal valore di 3 miliardi di dollari durante la presidenza di Viktor Yanukovych. Fino alla fine del 2015 Kiev aveva onorato il debito pagando le cedole, tuttavia a scadenza ha fatto default non rimborsando la quota di capitale del prestito.
Successivamente Kiev aveva proposto a Mosca di ristrutturare il debito, unitamente alle esposizioni finanziarie verso i creditori privati. La Russia insisteva sul fatto che si tratta di un prestito governativo che deve essere pienamente rimborsato.
Tuttavia Mosca aveva proposto alla parte ucraina una soluzione prima di rivolgersi in tribunale, ma Kiev non ha reagito. L'Ucraina a sua volta ha imposto una moratoria sul rimborso di tutti i debiti.
Le autorità ucraine avevano cercato inoltre di contestare la natura pubblica di questo debito, tuttavia il Fondo Monetario Internazionale il carattere sovrano di questo prestito.
L'economista Nikita Isaev su Radio Sputnik ha espresso l'opinione che la parte ucraina stia cercando con tutti i mezzi di allungare i tempi del rimborso. Secondo l'esperto, "non è sorprendente" che Kiev abbia presentato ricorso.
"Il debitore che non è in grado di ripagare i propri debiti nella maggior parte dei casi cerca di tirarla per le lunghe, in quanto consente di guadagnare tempo e alcuni elementi di contrattazione in questo processo", — è convinto l'esperto.
Secondo Isaev, il presidente dell'Ucraina Petr Poroshenko si augura che la sentenza del tribunale possa cambiare per considerazioni politiche, ovvero per la pressione dell'Occidente su Mosca, comprese le sanzioni.
I media ucraini sostengono che dal momento che Kiev ha introdotto una moratoria sul rimborso del debito, l'Ucraina ha piena facoltà di non pagare nulla: per il giurista caso Ilya Remeslo non ha fondamento questa posizione.
"In effetti gli eurobond sono regolati dalla legislazione inglese e a prescindere da qualsiasi legge adottata in Ucraina Kiev non è esentata dagli obblighi sul debito," — ha osservato.
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