E' giunto a questa conclusione riflettendo sulle pretese del governo lituano contro la Russia a seguito della "occupazione" dell'URSS.
"Posso assicurare i colleghi lituani: nessuno dei funzionari russi ha intenzione di discutere questa impresa inutile e senza senso" — ha dichiarato il diplomatico.
Udaltsov ha osservato che al momento dell'entrata della Lituania nell'Unione Sovietica nel 1940 (nei Paesi Baltici considerano l'esperienza sovietica come occupazione, ndr) il Paese era prevalentemente agricolo, uno dei più arretrati in Europa in termini di condizioni di vita.
Secondo Udaltsov, nel 1990 circa 65 miliardi di dollari erano stati investiti nell'economia lituana da parte dell'URSS, ma tenendo conto delle forniture energetiche e delle materie prime dalla Russia ad un prezzo agevolato gli investimenti totali hanno superato i 72 miliardi $.
"E' ovvio che si regge sul nulla e appare persino assurda l'eventuale pretesa della Lituania per ricevere compensazioni e risarcimenti dalla Russia come successore legale dell'Unione Sovietica per i presunti danni provocati dopo l'ingresso nell'Unione Sovietica," — ha concluso l'ambasciatore.
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