In precedenza il ministro Nasalik aveva dichiarato che il suo dicastero stava preparando una bozza per chiedere lo stato di emergenza nel settore energetico a seguito della mancanza di carbon fossile, il combustibile utilizzato nelle centrali ucraine. Il documento sarebbe stato presentato nelle "prossime ore" al consiglio dei ministri. Secondo Nasalik, in Ucraina le centrali termoelettriche potrebbero non essere in grado di soddisfare la domanda tra 2 settimane.
La minaccia di interruzione delle forniture di carbone dal Donbass, utilizzato come combustibile nelle centrali termoelettriche, si è concretizzata dopo che i paramilitari e ultranazionalisti hanno promosso il blocco del traffico di merci su rotaia con le aree al di fuori del controllo di Kiev nelle regioni di Donetsk e Lugansk.
"Non possiamo acquistare il carbone in Sudafrica, perché ha contratti con altri Paese. Per aprile ci sono 2 opzioni: o importarlo dalla Russia, oppure acquistare il gas russo. Sono queste le due alternative," — ha sottolineato Nasalik.
A causa del conflitto nel Donbass Kiev ha perso l'accesso alla maggior parte delle miniere di carbone del Paese. Nelle zone del Donbass non controllate dalle autorità ucraine sono rimaste le miniere e centrali termoelettriche più redditizie.
Kiev deve importare il carbone o dal Sudafrica, o dagli Stati Uniti o dalla Russia.
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