Dall'inizio del crollo del prezzo del petrolio alla fine del 2014, tutte le società sono costantemente in lotta per tagliare i costi per cercare di recuperare la produzione di petrolio. In generale i produttori hanno ridotto i costi del 9%, ma questo livello è stato raggiunto grazie alla Russia, scrive il portale.
Secondo Wood Mackenzie, tra il 2014 e 2015 la Russia è riuscita a ridurre i costi del 30%, mentre le società nel Mare del Nord del 20%, in Canada del 18%, in Cina del 9%.
I "miglioramenti imprevisti" negli indicatori russi e il divario con gli altri Paesi sono legati tra le altre cose alla dinamica del rublo. La rapida svalutazione del rublo per le sanzioni ed i prezzi del petrolio bassi hanno ridotto economicamente la produzione di petrolio e gas in Russia. Dal momento che il petrolio viene venduto in dollari in tutto il mondo, l'indebolimento del rublo è stata una buona notizia per i produttori di idrocarburi russi.
I prezzi dei mercati mondiali di petrolio oscillano in relazione al Congresso Mondiale dell'Energia, che si svolge questa settimana a Istanbul. La questione principale all'ordine del giorno sarà il prezzo del petrolio. Alcuni analisti si aspettano maggiore certezza nel mercato globale.
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