"Non escludiamo che avremo contatti con il ministro russo, o con i ministri di altri Paesi prima della riunione," — ha detto in un'intervista a "Sputnik".
Allo stesso tempo ha rilevato all'agenzia che non ci sono accordi specifici al momento.
Tuttavia l'Iran aumenterà la produzione di petrolio al livello raggiunto prima dell'introduzione dell'embargo, tuttavia sosterrà le misure volte a rafforzare i prezzi del greggio, ha aggiunto la fonte nel ministero del Petrolio iraniano.
"La nostra posizione non è cambiata, l'abbiamo ripetuta molte volte: continueremo ad aumentare la produzione fino a raggiungere il livello che avevamo prima dell'embargo, tuttavia sosterremo tutte le misure che potrebbero portare ad un rafforzamento dei prezzi del petrolio," — ha dichiarato a "Sputnik".
Nel frattempo aprile è stato il mese migliore dell'anno per i prezzi del petrolio: sono cresciuti più velocemente di quanto previsto dalla maggior parte degli analisti e degli investitori, riporta il "Wall Street Journal".
"Il calo della produzione negli Stati Uniti, la riduzione dei costi delle compagnie petrolifere e l'arresto degli impianti di produzione in tutto il mondo hanno rafforzato la speranza che il mercato non sarà più così eccessivamente saturo", — scrive il giornale americano.
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