"La Banca centrale siriana aveva pronti già nel 2013 i dettagli del meccanismo bancario degli scambi (commerciali) nelle valute nazionali e lo ha presentato alla controparte russa nella persona del rappresentante del direttore della Banca centrale russa. Sono passate diverse fasi dei negoziati per questo meccanismo. In breve tempo ci comunicheranno i nomi delle banche", ha dichiarato al-Halqi.
Secondo lui, questo tema era stato respinto nel memorando che la Siria aveva presentato ai membri dell'Unione doganale, la quale si è successivamente trasformata in Unione economica eurasiatica.
"In caso di approvazione dell'accordo di libero scambio, la Siria potrà lavorare contemporaneamente con le valute locali di una serie di paesi. La conduzione di consultazioni frequenti tra la Banca centrale russa e quella siriana, basadosi sulla comprensione dell'importanza del perfezionamento della cooperazione commerciale ed economica tra i due paesi per raggiungere quel livello che ci esime dall'utilizzo di una valuta intermediaria", ha aggiunto il primo ministro.
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