Quello giunto ieri dall'Eurogruppo, ha sottolineato il presidente Jeroen Dijsselbloem, è solo un avvertimento e nessuna misura specifica di risanamento è stata richiesta in questa sede.
Attesa invece per oggi la lettera della Commissione Europea a 18 Paesi, tra cui l'Italia, con l'analisi sugli squilibri macroeconomici. Secondo fonti di Bruxelles, in considerazione delle ultime rilevazioni, che avevano visto il rapporto deficit/Pil italiano in crescita, la Commissione potrebbe inviare alcune raccomandazioni per chiedere misure aggiuntive di finanza pubblica. Il ministro dell'Economia italiano Pier Carlo Padoan ha smentito la possibilità di manovre aggiuntive, anticipando da Bruxelles le parole del premier italiano giunte poche ore dopo.
"Non c'è nessuna manovra aggiuntiva —ha detto Matteo Renzi — E' la solita storia, lo ha detto molto bene il ministro Pier Carlo Padoan ieri: i conti dell'Italia sono non al sicuro, ma allo strasicuro. Ovviamente la Commissione svolge un lavoro costante di stimolo e di verifica, e lo fa con tutti i paesi. Ma da noi ogni volta che c'è una mezza lettera, un mezzo richiamo — ha concluso il presidente del Consiglio italiano — sembra che sia scattato chissà quale dramma esistenziale".
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