Dopo due giorni di recuperi, i mercati asiatici tornano in profondo rosso. Alla chiusura delle contrattazioni la Borsa di Shangai ha ceduto oggi oltre il 6%, a causa del timore sempre più diffuso da parte degli operatori internazionali che la caduta del prezzo del petrolio di questi mesi stia solo anticipando un più profondo rallentamento dell'economia mondiale.
Nonostante la nuova iniezione di liquidità da parte della Banca centrale cinese, che ieri ha provveduto ad immettere nel sistema oltre 440 miliardi di yuan, equivalenti a circa 62 miliardi di euro.
La chiusura rovinosa di Shangai ha trascinato in territorio negativo le altre piazze affari, con Tokyo che, al pari di Hong Kong, ha ceduto oltre il due e mezzo per cento.
I venti di sfiducia provenienti dall'Asia ed il greggio di nuovo sotto i 30 dollari stanno condizionando pesantemente la giornata di contrattazioni in Europa, con Londra, Milano, Madrid, Francoforte e Parigi tutte con segno meno.
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