Secondo le attese, le istituzioni finanziarie iraniane dovrebbero ricevere 32,6 miliardi di dollari provenienti dagli asset precedentemente congelati e sbloccati una volta tolte le sanzioni internazionali. Lo ha annunciato il capo della Banca centrale della Repubblica sciita, Valiollah Seif, in un pubblicato sul sito internet dell'organismo.
La maggior parte dei fondi, 28,1 miliardi, appartiene alla Banca centrale e il rimanente, 4,5 miliardi, "sarà trasferito alla Tesoreria di stato a disposizione del governo — riporta il documento. Durante il periodo delle sanzioni abbiamo affrontato condizioni difficili — ha proseguito Seif, — oltre 30 miliardi di nostre risorse finanziarie sono state inaccessibili".
Allo sblocco dei fondi, peraltro, si aggiunge anche quello del sistema di pagamento internazionale "Swift", che sarà disponibile per tutte le banche iraniane entro una decina di giorni. Lo scongelamento degli asset segue la conferma nello scorso fine settimana dall'agenzia Onu per il controllo atomico che la Repubblica islamica aveva rispettato gli impegni presi nell'ambito dell'accordo sul nucleare, firmato a luglio del 2015 con sei potenze mondiali.
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