"Siamo veramente delusi, perché con insistenza e in buona fede abbiamo cercato di raggiungere un accordo. I nostri esperti hanno tenuto 16 round negoziali, ma non è servito a nulla. Come ora risulta, la disponibilità dell'UE e dell'Ucraina a rinviare di un anno l'applicazione delle clausole economico-commerciali dell'Accordo di asociazione era soltanto una manovra e un espediente tattico", — ha detto Zakharova.
"Anzi, durante tutto questo periodo l'Ucraina ha apertamente continuato ad adattare energicmente la sua legislazione ai requisiti dell'Accordo di associaizone. L'UE ci chiudeva un occhio, limitandosi a pronunciare delle frasi banali sulla "scelta sovrana" del popolo ucraino. In realtà l'Ucraina viene spinta a violare i suoi obblighi bilaterali nei nostri confronti e i suoi impegni nel quadro dell'area di libero scambio dei paesi CSI, e a noi ci dicono che la situazione è "regolare" e che non dobbiamo reagire in alcun modo", — ha rilevato Maria Zakharova.
Il 1 gennaio diventerà operativa l'area di libero scambio Ucraina-UE. Per difendere il proprio mercato la Russia sospende gli accordi di libero scambio, sottoscritti con l'Ucraina, ed è costretta a introdurre dei dazi su alcune merci ucraine.
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