Il prossimo mese gli Stati Uniti insieme ad altri Paesi occidentali si apprestano a cambiare le politiche di finanziamento del Fondo Monetario Internazionale (FMI) per consentire all'organo di proseguire il finanziamento dell'Ucraina in caso di insolvenza nei confronti dei prestiti erogati precedentemente da Mosca, scrive il "Wall Street Journal", citando delle fonti a conoscenza di questi piani.
"Il FMI può prendere in considerazione le modifiche alla fine di novembre, dopo il vertice dei leader del G20 in Turchia," — scrive il giornale.
Attualmente la politica del FMI vieta l'erogazione di prestiti ai Paesi che hanno ritardi nei pagamenti dei crediti ad altri governi. L'Ucraina rischia a dicembre di andare in default se non rimborserà alla Russia un prestito da 3 miliardi di dollari.
"L'ostinazione Russia sul debito ucraino ha indotto il FMI ad accelerare il processo di revisione formale della politica del credito", — hanno detto le fonti al giornale.
Tuttavia il quotidiano aggiunge che il FMI sta valutando modifiche alla prassi dei suoi finanziamenti da diversi anni, pertanto questa decisione non è legata esclusivamente alla situazione ucraina. Ad esempio nel 2013 il FMI aveva affermato che a seguito del ruolo crescente dei Paesi in via di sviluppo nell'economia globale era necessaria una revisione della politica dell'organizzazione.
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