Durante la conferenza stampa un giornalista gli ha chiesto quale fosse la sua opinione sul programma difettoso del caccia di quinta generazione F-35. Per rispondere a questa domanda, l'ex ufficiale delle forze speciali americane, nominato alla guida del Pentagono il 9 novembre 2020, ha definito questo velivolo un "pezzo di ..." senza terminare la frase.
L'ex militare ha sottolineato che "gli sarebbe piaciuto partecipare al processo di acquisizione e cercare" di parlare degli spinosi problemi dell'F-35. Miller ha rivelato di aver recentemente discusso del caccia con un altro ufficiale.
"Gli ho detto che [l'F-35] è un pezzo di ... ed ha riso, e io ho detto 'no, parlamene seriamente'", ha ricordato l'ex segretario alla Difesa, aggiungendo che il suo interlocutore ha risposto che è "un aereo straordinario".
L'alto comando militare ha sottolineato che con questo velivolo si cerca una capacità di combattimento che non verrà utilizzata ed è rimasto incredulo dall'intenzione di investire in caccia di sesta generazione, dal momento che comporterebbe costi esorbitanti.
"Miller sembra essere frustrato dal fatto che un caccia da combattimento di sesta generazione sia già stato richiesto, nonostante il fatto che gli Stati Uniti abbiano speso decine di miliardi di dollari per l'F-35 di quinta generazione", afferma Kyle Mikozami di Popular Mechanics.
Secondo l'analista, Miller potrebbe aver fatto quel discorso confuso in quanto libero di non doversi più preoccupare dell'F-35.
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