"Abbiamo prestato attenzione a un'altra bufala, rilasciata nello spazio mediatico dall'intelligence degli Stati Uniti circa il presunto coinvolgimento dello spionaggio militare russo nelle uccisioni di soldati statunitensi in Afghanistan. Questa storia illustra in modo vivido le basse capacità intellettuali del personale di propaganda dell'intelligence statunitense, che invece d'inventare qualcosa di più elaborato tira fuori una tale assurdità", ha detto ai giornalisti il rappresentante del ministero degli Esteri russo, aggiungendo che "dall'altra parte, cos'altro ci si può aspettare dall'intelligence che ha miseramente fallito in 20 anni di guerra in Afghanistan".
Secondo il diplomatico, è diventato un fatto comunemente noto che l'intelligence americana ha messo in piedi un'intera rete di fonti di reddito alternative durante la campagna in Afghanistan, tra cui il traffico di droga, estorsioni ai guerriglieri per il passaggio di veicoli e i tangenti sui contratti militari pagati con i soldi dei contribuenti statunitensi.
"Forse le spie statunitensi non sono contente del fatto che i nostri diplomatici (russi) e i loro (statunitensi) promuovano insieme colloqui di pace tra Kabul e i talebani? I loro sentimenti sono comprensibili - semplicemente non vogliono perdere le succitate fonti illegali di reddito", ha detto il rappresentante del ministero degli Esteri.
L'articolo del NYT
Venerdì, il New York Times ha pubblicato un articolo in cui citava fonti governative senza nome in cui si affermava che al presidente degli Stati Uniti Donald Trump era stato presentato un rapporto dell'intelligence che affermava che Mosca pagava generosamente i ribelli islamici in Afghanistan per assassinare i soldati statunitensi.
A febbraio, gli Stati Uniti e i talebani hanno firmato un accordo di pace che ha concluso le discussioni volte a lanciare il processo di riconciliazione in Afghanistan dopo quasi due decenni di conflitto armato.
La scorsa settimana, il rappresentante speciale degli Stati Uniti per l'Afghanistan Zalmay Khalilzad ha affermato che i colloqui intra-afghani sono più vicini che mai dopo che Kabul e i talebani hanno realizzato un significativo scambio di prigionieri.
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