Ungheria invita l’Occidente a collaborare con i paesi orientali nel settore nucleare

© East News / Attila VolgyiCentrale nucleare di Paks in Ungheria
Centrale nucleare di Paks in Ungheria - Sputnik Italia, 1920, 11.09.2023
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Il ministro ungherese degli Affari esteri e delle Relazioni economiche esterne Peter Szijjártó ha invitato l'Occidente a ritornare alla cooperazione razionale e civile con l'Est nel settore dell'energia nucleare.
"Sappiamo che l'Europa centrale è sempre perdente nel conflitto tra Est e Ovest, non ne siamo mai usciti vittoriosi. Per questo noi ungheresi chiediamo al mondo un'interazione civile tra Ovest e Est... Penso che l’energia nucleare può e deve diventare una piattaforma per la loro cooperazione intelligente”, ha affermato Szijjártó parlando all’ottavo congresso dell’industria nucleare dell’Europa centrale e orientale a Praga.
Secondo lui, il ritorno alla cooperazione razionale tra Occidente e Oriente è “l’interesse nazionale” dell’Ungheria, che “non vuole diventare ostaggio del conflitto”. Szijjártó ha osservato che se verrà costruita la cooperazione internazionale nel campo nucleare, “tutti ne trarranno beneficio” e, in caso contrario, “tutti perderanno”.
Ha sottolineato che le sanzioni contro l'energia nucleare russa sarebbero contrarie anche agli interessi nazionali ungheresi, per questo Budapest porrà il veto a ogni tentativo di introdurle.
"Alcuni personaggi cercano regolarmente di interferire con la realizzazione del progetto della costruzione della Centrale nucleare Paks 2. Per noi, la questione della sicurezza dell'approvvigionamento energetico è una questione di sovranità. Consideriamo gli attacchi al progetto come un tentativo di violare il nostro diritto di fare decisioni sovrane sulla formazione del nostro equilibrio energetico nazionale”, ha aggiunto.
Il ministro aveva precedentemente affermato che la costruzione della centrale nucleare Paks 2 in Ungheria è ostacolata dal ministro degli Esteri tedesco Annalena Baerbock e dal ministro dell'Economia tedesco Robert Habeck del Partito Verde, che non rilasciano i permessi alla società Siemens coinvolta nella costruzione dei nuovi blocchi della centrale nucleare per fornire un sistema di controllo di processo, mentre il governo francese ha rilasciato tale autorizzazione a Framatome. Secondo Szijjártó, Budapest considera il comportamento della Germania inaccettabile e illegale e lo considera una violazione della sovranità ungherese.
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