https://it.sputniknews.com/20230908/in-giappone-intentata-la-prima-causa-contro-il-rilascio-dellacqua-dalla-centrale-di-fukushima-1-17483292.html
In Giappone intentata la prima causa contro il rilascio dell'acqua dalla centrale di Fukushima-1
In Giappone intentata la prima causa contro il rilascio dell'acqua dalla centrale di Fukushima-1
Venerdì presso il tribunale distrettuale di Fukushima è stata presentata una causa a nome di circa 150 persone delle prefetture giapponesi di Fukushima e... 08.09.2023, Sputnik Italia
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Si tratta della prima causa del genere in Giappone.Secondo la denuncia, il rilascio dell'acqua viola il diritto dei cittadini a una vita pacifica e complica il processo di ripristino delle attività per coloro che sono coinvolti nella pesca. Secondo l’accusa, il governo e la TEPCO hanno permesso danni alle persone due volte: per la prima volta, non essere stati in gradi di prevenire l’incidente presso la centrale nucleare di Fukushima-1 nel 2011, e ora iniziando a scaricare l’acqua dall’impianto nell’oceano.In particolare, i querelanti ricordano che in un documento del 2015 inviato dal governo centrale e dalla TEPCO all'Associazione dei pescatori, si affermava che non avrebbero iniziato a rilasciare acqua trattata senza ricevere la piena comprensione di tutte le parti coinvolte. La decisione di iniziare lo sversamento, a sua volta, è stata presa dal governo, nonostante il fatto che, proprio il giorno prima, i rappresentanti dell’Associazione dei pescatori si fossero nuovamente opposti al piano per tale smaltimento dell’acqua.Secondo l’accusa, in tal modo, le disposizioni del documento del 2015 sono state violate e il governo centrale e la TEPCO sono obbligati a scegliere una strada diversa per risolvere il problema dell’accumulo di acqua radioattiva nelle centrali nucleari, che non avrebbe un impatto significativo effetto negativo sull’ambiente.Inoltre, i querelanti intendono convincere il tribunale ad annullare i permessi rilasciati dall'autorità di regolamentazione nucleare giapponese a maggio e luglio di quest'anno per continuare ad attuare il piano di rilascio dell'acqua.
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In Giappone intentata la prima causa contro il rilascio dell'acqua dalla centrale di Fukushima-1
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Venerdì presso il tribunale distrettuale di Fukushima è stata presentata una causa a nome di circa 150 persone delle prefetture giapponesi di Fukushima e Miyagi che chiedono al governo centrale e al gestore della centrale nucleare di Fukushima di fermare lo scarico di acqua a basso livello radioattivo, riferisce l'agenzia Kyodo.
Si tratta della prima causa del genere in Giappone.
Secondo la denuncia, il rilascio dell'acqua viola il diritto dei cittadini a una vita pacifica e complica il processo di ripristino delle attività per coloro che sono coinvolti nella pesca. Secondo l’accusa, il governo e la TEPCO hanno permesso danni alle persone due volte: per la prima volta, non essere stati in gradi di prevenire l’incidente presso la centrale nucleare di Fukushima-1 nel 2011, e ora iniziando a scaricare l’acqua dall’impianto nell’oceano.
In particolare, i querelanti ricordano che in un documento del 2015 inviato dal governo centrale e dalla TEPCO all'Associazione dei pescatori, si affermava che non avrebbero iniziato a rilasciare acqua trattata senza ricevere la piena comprensione di tutte le parti coinvolte. La decisione di iniziare lo sversamento, a sua volta, è stata presa dal governo, nonostante il fatto che, proprio il giorno prima, i rappresentanti dell’Associazione dei pescatori si fossero nuovamente opposti al piano per tale smaltimento dell’acqua.
Secondo l’accusa, in tal modo, le disposizioni del documento del 2015 sono state violate e il governo centrale e la TEPCO sono obbligati a scegliere una strada diversa per risolvere il problema dell’accumulo di acqua radioattiva nelle centrali nucleari, che non avrebbe un impatto significativo effetto negativo sull’ambiente.
Inoltre, i querelanti intendono convincere il tribunale ad annullare i permessi rilasciati dall'autorità di regolamentazione nucleare giapponese a maggio e luglio di quest'anno per continuare ad attuare il piano di rilascio dell'acqua.