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La pianificata espulsione di cittadini russi dalla Lettonia, va contro le norme ONU ed europee
La pianificata espulsione di cittadini russi dalla Lettonia, va contro le norme ONU ed europee
Gli attivisti russi per i diritti umani hanno condannato la decisione della Lettonia di espellere circa 6.000 residenti russi, che vivevano in Lettonia con un... 29.08.2023, Sputnik Italia
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I membri della Commissione per la cooperazione internazionale con il Consiglio per lo sviluppo della società civile e dei diritti umani sotto il presidente di Russia, hanno inviato una lettera alle Nazioni Unite (ONU), al Consiglio d'Europa e all'Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (OSCE) in relazione alla "minaccia di deportazione di residenti di lingua russa della Lettonia".Il messaggio della Commissione è stato consegnato all'Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani Volker Turk, al Commissario per i diritti umani del Consiglio d'Europa Dunja Mijatovic e all'Alto Commissario dell'OSCE per le minoranze nazionali Kairat Abdrakhmanov.Gli attivisti russi per i diritti umani hanno sottolineato che "particolarmente cinico nei confronti di queste persone è l'obbligo da parte delle autorità lettoni non solo di superare l'esame di lingua, ma anche di compilare questionari che indichino il loro atteggiamento nei confronti della politica estera della Russia".La lettera arriva dopo che Ingmars Lidaka, capo della Commissione parlamentare lettone per la cittadinanza, la migrazione e la mobilitazione pubblica, ha affermato che tra 5.000 e 6.000 cittadini russi, aventi permesso di soggiorno, ma che non hanno superato l'esame di lingua lettone, riceveranno notifiche ufficiali di ingiunzione a lasciare il paese "entro tre mesi".Nel settembre 2022, il parlamento lettone ha approvato un disegno di legge sulla conformazione di tutta l'istruzione alla lingua lettone entro tre anni, un documento che stabilisce che il russo può ora essere studiato solo come "lingua minoritaria".Circa il 40% degli 1,8 milioni di abitanti della Lettonia sono madrelingua russi. La lingua di stato è il lettone, mentre il russo mantiene lo status di lingua straniera.
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Gli attivisti russi per i diritti umani hanno condannato la decisione della Lettonia di espellere circa 6.000 residenti russi, che vivevano in Lettonia con un permesso di soggiorno e non avevano superato l'esame di lingua lettone. La procedura di espulsione inizierà a partire dal 1° settembre 2023.
I membri della Commissione per la cooperazione internazionale con il Consiglio per lo sviluppo della società civile e dei diritti umani sotto il presidente di Russia, hanno inviato una lettera alle Nazioni Unite (ONU), al Consiglio d'Europa e all'Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (OSCE) in relazione alla "minaccia di deportazione di residenti di lingua russa della Lettonia".
Il messaggio della Commissione è stato consegnato all'Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani Volker Turk, al Commissario per i diritti umani del Consiglio d'Europa Dunja Mijatovic e all'Alto Commissario dell'OSCE per le minoranze nazionali Kairat Abdrakhmanov.
"Attiriamo la vostra attenzione sulla grave violazione dei diritti dei residenti di lingua russa in Lettonia che hanno la cittadinanza russa e vivono sul territorio lettone sulla base di un permesso di soggiorno (RP) rilasciato dalle autorità del paese. Principalmente persone in età pensionabile e avanzata arrivate in Lettonia prima del crollo dell'Unione Sovietica. Il loro lavoro di lungo termine ha contribuito a formare la base economica della Lettonia e fino all'autunno dello scorso anno, la legislazione lettone non li ha obbligati a sostenere alcun test linguistico in modo che potessero vivere con la cittadinanza russa nel paese. Inoltre, il fatto stesso che queste persone abbiano vissuto in Lettonia per molti anni ha dimostrato che la loro conoscenza della lingua lettone era sufficiente per gestire la propria vita quotidiana". Stando alla lettera.
Gli attivisti russi per i diritti umani hanno sottolineato che "particolarmente cinico nei confronti di queste persone è l'obbligo da parte delle autorità lettoni non solo di superare l'esame di lingua, ma anche di compilare questionari che indichino il loro atteggiamento nei confronti della politica estera della Russia".
"In effetti, queste persone sono tenute non solo a sostenere test linguistici, ma anche a rivelare le loro opinioni politiche e a condannare documentatamente le azioni della Russia", sottolinea la lettera.
La lettera arriva dopo che Ingmars Lidaka, capo della Commissione parlamentare lettone per la cittadinanza, la migrazione e la mobilitazione pubblica, ha affermato che tra 5.000 e 6.000 cittadini russi, aventi permesso di soggiorno, ma che non hanno superato l'esame di lingua lettone, riceveranno notifiche ufficiali di ingiunzione a lasciare il paese "entro tre mesi".
"Riteniamo che tali azioni da parte delle autorità lettoni contraddicano gravemente il patto internazionale sui diritti civili e politici delle Nazioni Unite e la Convenzione europea dei diritti dell'uomo. Vi esortiamo a intervenire nella situazione e prevenire la deportazione forzata di coloro che hanno la cittadinanza russa e i permessi di soggiorno rilasciati dalle autorità lettoni", conclude il documento.
Nel settembre 2022, il parlamento lettone ha approvato un disegno di legge sulla conformazione di tutta l'istruzione alla lingua lettone entro tre anni, un documento che stabilisce che il russo può ora essere studiato solo come "lingua minoritaria".
Circa il 40% degli 1,8 milioni di abitanti della Lettonia sono madrelingua russi. La lingua di stato è il lettone, mentre il russo mantiene lo status di lingua straniera.