FSB russo: fermata l'attività illegale dell'informatore dell'ambasciata USA a Mosca

Dal settembre 2022 fino all'arresto, avvenuto nel marzo 2023, l'informatore dell'ambasciata statunitense a Mosca ed ex dipendente del consolato generale degli Stati Uniti a Vladivostok Shonov ha svolto compiti per i dipendenti del dipartimento politico dell'ambasciata statunitense a Mosca.

Il Servizio federale di sicurezza russo (FSB) ha dichiarato questa mattina di aver interrotto le attività illegali dell'informatore dell'ambasciata statunitense a Mosca ed ex dipendente del consolato generale degli Stati Uniti a Vladivostok, il cittadino russo Robert Shonov.

Shonov è accusato di presunta collaborazione confidenziale con uno Stato o un'organizzazione straniera finalizzata a minare la sicurezza nazionale della Russia, secondo il tribunale di Lefortovo che a maggio ha prolungato il suo arresto per altri tre mesi.

Il Servizio di sicurezza federale russo ha fermato le attività illegali dell’informatore dell'ambasciata statunitense a Mosca, ex dipendente del Consolato generale degli Stati Uniti a Vladivostok, il cittadino russo Shonov Robert Robertovich, che è stato accusato di aver commesso un reato ai sensi dell'articolo 275.1 del codice penale della Russia "Cooperazione su base confidenziale con uno Stato straniero", ha dichiarato l'FSB in un comunicato.

Dal settembre 2022 fino all'arresto, avvenuto nel marzo 2023, Shonov ha svolto compiti per i dipendenti del dipartimento politico dell'ambasciata statunitense a Mosca, Jeffrey Sillin e David Bernstein, dietro compenso materiale, si legge nel comunicato. In particolare, era stato incaricato di "raccogliere informazioni sull'andamento dell'operazione militare speciale, sui processi di mobilitazione nelle regioni della Russia, sui momenti problematici e valutare la loro influenza sull'attività di protesta della popolazione alla vigilia delle elezioni presidenziali in Russia nel 2024".

I due diplomatici statunitensi saranno interrogati nel caso dell'informatore Shonov, ha dichiarato l'FSB, aggiungendo che a questo proposito sono stati inviati i relativi mandati di comparizione all'ambasciata a Mosca.