Tutto l'aiuto statunitense all'Afghanistan è stato sottratto a Washington, dice l'esperto

L'ispettore generale USA per la ricostruzione afgana (SIGAR) John Sopko ha avvertito di "conseguenze imprevedibili" dalla possibile corruzione derivante dalla spesa sostenuta in Ucraina.

Parlando ore dopo che i democratici al senato avevano bloccato un tentativo di introdurre maggiori controlli sui miliardi di dollari di aiuto militare americano all'Ucraina, l'ispettore generale USA per la ricostruzione afgana (SIGAR) John Sopko ha sottolineato come Washington ha mandato più soldi a Kiev in un anno di quanto ne abbia speso in Afghanistan in 12.

L'ispettore ha affermato di "non essere contrario a tale spesa" e che voleva soltanto assicurarsi che fosse fatto in correttezza e sotto vigilanza". Sopko mette in guardia soprattutto contro i rischio di alimentare la corruzione, ricordando che in Afghanistan "la corruzione era una minaccia esistenziale". Secondo lui, "Non si trattava dei talebani. Era la nostra stessa corruzione".

In merito alla corruzione in Afghanistan, il politologo russo Alexander Knyazev ha detto:

"Anche osservatori esterni non leali ai talebani hanno notato una diminuzione del livello di corruzione in Afghanistan dopo che i Taliban presero il potere” sottolinea Knyazev, e “tutto l'aiuto occidentale è stato sottratto e non per opera degli afgani”. Ed ha ancora aggiunto che "la maggior parte dell'aiuto americano all'Afghanistan non è mai arrivato perchè era già stato rubato in Washington".

"Probabilmente se qualcuno calcolasse l'aiuto USA all'Ucraina e cosa sia stato rubato sino ad ora, la somma probabilmente supererebbe quanto è stato sottratto all'aiuto americano in Afghanistan tra il 2002 e il 2021", suppone Knyazev.