Incriminazione Trump: l'amministrazione in carica tenta di compromettere una sua seconda candidatura

Tensione negli USA in merito al caso Trump: a poco più di un anno dalle elezioni del 2024, emerge il sospetto di complotto per ostacolare il normale corso della democrazia

Fissata per la fine di agosto la prima seduta del processo contro l'ex presidente americano: Donald Trump deve affrontare i 4 capi di imputazione federali mossi contro di lui, che lo vorrebbero coinvolto nei disordini deflagrati di fronte alla Casa bianca nel gennaio del 2021.

Trump è un personaggio assai divisivo nell'opinione pubblica statunitense e quindi nell'elettorato, come sottolinea Harvey Shantz, professore di Scienze politiche in New York, che ricorda come il confronto sia: "...più critico che mai dal momento che i due partiti hanno idee molto differenti della politica pubblica e supporter molto differenti tra loro".

Ma nonostante tutto con ancora un forte ascendente presso il proprio elettorato e nei sondaggi generali. Il fatto inquieta determinati settori del paese a partire dal cosiddetto "deep state" che dispongono dei mezzi per ostacolarlo.

L'analista Nicholas Waddy infatti afferma che "sono atterriti che possa sconfiggere il presidente Joe Biden nelle elezioni del 2024 guadagnandosi un secondo mandato presidenziale e pertanto loro, assieme ad un buon numero di pubblici ministeri hanno optato per una strategia di giudiziaria per comprometterlo come candidato”.

L'obiettivo principale del momento presente è di compromettere l'ex presidente dal punto giudiziario per impedirne la possibile ascesa, confondendo in tal modo l'opinione pubblica sulla scarsa performance di Biden durante il suo mandato. L'utilizzo dello strumento giudiziario per determinare il regolare svolgimento della vita democratica è quindi il punto caldo di tutto: parte di una più generale strategia politica atta a criminalizzare gli opponenti e determinate idee.