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NYT: l'Occidente riconosce le difficoltà pratiche circa le confische dei beni russi
NYT: l'Occidente riconosce le difficoltà pratiche circa le confische dei beni russi
NYT: L'Europa riconosce le difficoltà dovute alla confisca di beni russi: stando agli esperti potrebbe creare un pericoloso precedente legale. 29.07.2023, Sputnik Italia
2023-07-29T08:17+0200
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Il noto quotidiano statunitense New York Times ha rivelato che l'Occidente sta rilevando notevoli difficoltà circa la confisca di beni ai russi in giro per il mondo.Il problema, rivela la pubblicazione, riguarda il fatto che le confische potrebbero costituire un pericoloso precedente, violando oltretutto il diritto internazionale.I beni russi possono al momento essere confiscati a seguito di voto del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, o di relativa transazione, o ancora dopo decisione espressa in merito dalla Corte internazionale di giustizia.Nessuna di tale opzioni sembra però per il momento percorribile, come del resto sembra allontarsi sempre più da una possibile attuazione l'idea di un trasferimento dei beni congelati all'Ucraina.Gli esperti citati dal NYT rivelano che al momento nessun caso in proposito è stato presentato alla Corte internazionale di giustizia:Il discorso è da riferirsi allo stesso concetto, in giurisprudenza, di sovranità di uno Stato.Le autorità Ue difatti a giugno scorso hanno ammesso di non poter confiscare legalmente i beni congelati russi.Con la Commissione Europea che ha calcolato l'entità complessiva dei beni russi congelati per l'aerea Ue pari a 207 miliardi di euro, i leader europei propongono una tassa sui sui profitti inaspettati ricevuti dai titoli bloccati della Banca centrale russa, come riferito dai media.
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NYT: l'Occidente riconosce le difficoltà pratiche circa le confische dei beni russi
08:17 29.07.2023 (aggiornato: 09:27 29.07.2023)
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NYT: L'Europa riconosce le difficoltà dovute alla confisca di beni russi: stando agli esperti potrebbe creare un pericoloso precedente legale.
Il noto quotidiano statunitense New York Times ha rivelato che l'Occidente sta rilevando notevoli difficoltà circa la confisca di beni ai russi in giro per il mondo.
Il problema, rivela la pubblicazione, riguarda il fatto che le confische potrebbero costituire un pericoloso precedente, violando oltretutto il diritto internazionale.
I beni russi possono al momento essere confiscati a seguito di voto del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, o di relativa transazione, o ancora dopo decisione espressa in merito dalla Corte internazionale di giustizia.
Nessuna di tale opzioni sembra però per il momento percorribile, come del resto sembra allontarsi sempre più da una possibile attuazione l'idea di un trasferimento dei beni congelati all'Ucraina.
Gli esperti citati dal NYT rivelano che al momento nessun caso in proposito è stato presentato alla Corte internazionale di giustizia:
"Se viene avviato, il diritto internazionale si oppone alla confisca dei beni della Banca centrale russa, in quanto ciò costituirebbe una violazione della sua sovranità".
Il discorso è da riferirsi allo stesso concetto, in giurisprudenza, di sovranità di uno Stato.
Le autorità Ue difatti a giugno scorso hanno ammesso di non poter confiscare legalmente i beni congelati russi.
Con la Commissione Europea che ha calcolato l'entità complessiva dei beni russi congelati per l'aerea Ue pari a 207 miliardi di euro, i leader europei propongono una tassa sui sui profitti inaspettati ricevuti dai titoli bloccati della Banca centrale russa, come riferito dai media.