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Roghi del Corano, Pistorius annulla la sua visita in Iraq
Roghi del Corano, Pistorius annulla la sua visita in Iraq
Il ministro della Difesa tedesco ha annullato il suo viaggio in Iraq a causa delle proteste contro i roghi del Corano in corso nel Paese. 23.07.2023, Sputnik Italia
2023-07-23T15:48+0200
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Il ministro della Difesa tedesco Boris Pistorius ha annullato una visita a Baghdad, previsto per domenica, a causa di problemi di sicurezza dovuti alle proteste in corso in Iraq contro il rogo del Corano in Svezia e Danimarca, riferisce Der Spiegel.La decisione è stata presa su raccomandazione dell'Ufficio federale di polizia criminale a seguito dei disordini davanti all'ambasciata svedese nella capitale irachena di Baghdad e degli attacchi alle agenzie danesi per i rifugiati nella provincia di Bassora. A Berlino non hanno escluso che le rivolte possano estendersi ad altre rappresentanze occidentali.La Bundeswehr sta partecipando a una missione di addestramento della NATO per preparare le forze armate irachene a combattere i gruppi terroristici.Venerdì, membri del gruppo estremista, i Patrioti Danesi, hanno dato fuoco a una copia del Corano davanti all'ambasciata irachena nella capitale danese di Copenaghen e profanato la bandiera nazionale della repubblica. La protesta è stata trasmessa sui social network.Alla fine di giugno, a Stoccolma, durante la celebrazione dell'Eid al-Adha, si è svolta una manifestazione clamorosa con la profanazione e l'incendio del Corano, che ha suscitato un'ampia risposta in molti paesi del mondo. L'Iraq ha chiesto alle autorità svedesi l'estradizione dell'immigrato che ha commesso il gesto per poterlo processare, successivamente decine di iracheni si sono riuniti per una protesta vicino all'ambasciata del paese a Baghdad. L'incidente è stato condannato anche da Algeria, Afghanistan, Egitto, Indonesia, Libano, Siria, Turchia, Uzbekistan, dal segretario generale della Lega degli Stati arabi Ahmed Abul Gheit e dal segretario generale del Consiglio di cooperazione per gli Stati arabi del Golfo Jassim al-Budaive. I ministeri degli Esteri della Giordania e degli Emirati Arabi Uniti hanno convocato gli ambasciatori svedesi per presentare loro una nota di protesta.Il ministero degli Esteri russo ha affermato che l'impunità dei partecipanti a questo incidente potrebbe portare a conseguenze catastrofiche imprevedibili e che la comunità mondiale deve resistere a tali azioni illegali.
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Il ministro della Difesa tedesco ha annullato il suo viaggio in Iraq a causa delle proteste contro i roghi del Corano in corso nel Paese.
Il ministro della Difesa tedesco Boris Pistorius ha annullato una visita a Baghdad, previsto per domenica, a causa di problemi di sicurezza dovuti alle proteste in corso in Iraq contro il rogo del Corano in Svezia e Danimarca, riferisce Der Spiegel.
"Il viaggio del ministro della Difesa Boris Pistorius in Iraq è stato annullato domenica all'ultimo minuto per motivi di sicurezza", scrive il giornale.
La decisione è stata presa su raccomandazione dell'Ufficio federale di polizia criminale a seguito dei disordini davanti all'ambasciata svedese nella capitale irachena di Baghdad e degli attacchi alle agenzie danesi per i rifugiati nella provincia di Bassora. A Berlino non hanno escluso che le rivolte possano estendersi ad altre rappresentanze occidentali.
"Pistorius intendeva incontrare lunedì i soldati della Bundeswehr di stanza a Baghdad, ed era previsto anche un incontro con una controparte irachena", scrive Der Spiegel.
La Bundeswehr sta partecipando a una missione di addestramento della NATO per preparare le forze armate irachene a combattere i gruppi terroristici.
Venerdì, membri del gruppo estremista, i Patrioti Danesi, hanno dato fuoco a una copia del Corano davanti all'ambasciata irachena nella capitale danese di Copenaghen e profanato la bandiera nazionale della repubblica. La protesta è stata trasmessa sui social network.
Alla fine di giugno, a Stoccolma, durante la celebrazione dell'Eid al-Adha, si è svolta una manifestazione clamorosa con la profanazione e l'incendio del Corano, che ha suscitato un'ampia risposta in molti paesi del mondo. L'Iraq ha chiesto alle autorità svedesi l'estradizione dell'immigrato che ha commesso il gesto per poterlo processare, successivamente decine di iracheni si sono riuniti per una protesta vicino all'ambasciata del paese a Baghdad. L'incidente è stato condannato anche da Algeria, Afghanistan, Egitto, Indonesia, Libano, Siria, Turchia, Uzbekistan, dal segretario generale della Lega degli Stati arabi Ahmed Abul Gheit e dal segretario generale del Consiglio di cooperazione per gli Stati arabi del Golfo Jassim al-Budaive. I ministeri degli Esteri della Giordania e degli Emirati Arabi Uniti hanno convocato gli ambasciatori svedesi per presentare loro una nota di protesta.
Il ministero degli Esteri russo ha affermato che l'impunità dei partecipanti a questo incidente potrebbe portare a conseguenze catastrofiche imprevedibili e che la comunità mondiale deve resistere a tali azioni illegali.