L'agenda della visita di Blinken in Cina

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Il segretario di Stato Antony Blinken - Sputnik Italia, 1920, 18.06.2023
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Concordata dal POTUS Joe Biden e dalla controparte cinese nel 2022, la missione diplomatica statunitense in Cina, dopo il ritardo accumulato a febbraio per la crisi del presunto pallone spia cinese, vede ora il segretario di Stato Blinken finalmente a Pechino. Con tante aspettative, ma molti dubbi sui risultati concreti.
Il Segretario di Stato degli Stati Uniti Antony Blinken è arrivato a Pechino questa domenica mattina per quella che i media americani hanno definito una "visita ad alto rischio destinata a riportare le relazioni tra Stati Uniti e Cina sulla rotta dopo mesi di infiammate tensioni tra le due nazioni".
Blinken è il primo diplomatico di alto livello degli Stati Uniti a visitare la nazione asiatica in cinque anni, e il primo funzionario dell'amministrazione Biden a farlo.
Il diplomatico statunitense ha già incontrato il ministro degli Esteri cinese Qin Gang, mentre ha in programma colloqui con Wang Yi, direttore dell'Ufficio della Commissione per gli Affari Esteri del Comitato Centrale del Partito Comunista Cinese e Il presidente cinese Xi Jinping, lunedì.
Parlando ai giornalisti venerdì, Blinken ha detto che nei suoi incontri con gli alti funzionari cinesi intende sollevare le "preoccupazioni molto reali degli Stati Uniti su una serie di questioni", tra cui la crisi del fentanil, Taiwan, la crisi in atto in Ucraina e la detenzione di cittadini americani da parte della Cina.
Riguardo al fentanil un alto funzionario americano, citato dai media, riferisce che "obiettivo di Blinken sarà quello di arginare il flusso di precursori chimici", in riferimento alle sostanze di base che dalla Cina partono alla volta del Sud America, dove appunto il pericoloso oppioide viene sintetizzato.
"Quello su cui stiamo lavorando in questo viaggio è portare avanti davvero ciò che il presidente Biden e il presidente Xi Jinping hanno concordato a Bali alla fine dello scorso anno, ovvero stabilire linee di comunicazione sostenute e regolari ai livelli più alti attraverso i nostri governi proprio in modo da poter essere sicuri di comunicare nel modo più chiaro possibile", ha sottolineato Blinken.
Il riferimento, alle incomprensioni reciproche, va anche alla vicenda del presunto pallone spia cinese, abbattuto quest'anno da parte statunitense, e alle relative polemiche che hanno fatto seguito ai fatti.

I funzionari di entrambi i governi tuttavia hanno riferito di aver segnalato basse aspettative per la visita di Blinken, con un alto funzionario del Dipartimento di Stato che ha detto ai giornalisti all'inizio di questa settimana che non si aspetta "una lunga lista di risultati".
Sul tema rincara la dose Daniel Kritenbrink, assistente segretario di Stato per gli affari dell'Asia orientale e del Pacifico, che ha affermato che sia gli Stati Uniti che la Cina sono giunti "alla conclusione condivisa che ora è il momento giusto per impegnarsi a questo livello", ma che "non andremo a Pechino con l'intento di avere una sorta di svolta o trasformazione nel modo in cui ci rapportiamo l'un l'altro".
La visita di Blinken arriva nel bel mezzo di un importante raffreddamento delle relazioni tra le superpotenze economiche, che l'ambasciatore americano in Cina Nicholas Burns ha descritto come il "momento più basso" dal viaggio dell'allora presidente degli Stati Uniti Richard Nixon in Cina nel 1972, per stabilire legami tra le due super-potenze.
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