Giappone, ex-primo ministro dice che la posizione di Tokyo nei confronti di Mosca è "sbagliata"

© Sputnik . Artem Kreminsky / Accedi all'archivio mediaYukio Hatoyama, ex premier del Giappone
Yukio Hatoyama, ex premier del Giappone - Sputnik Italia, 1920, 09.06.2023
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L'atteggiamento del governo giapponese guidato dal primo ministro Fumio Kishida nei confronti della Russia è sbagliato, ha detto venerdì a Sputnik l'ex-primo ministro Yukio Hatoyama.
Questo venerdì, gli ambasciatori di circa 40 Stati hanno visitato l'ambasciata russa in Giappone in occasione della prossima Giornata della Russia, che si celebra ogni anno il 12 giugno.
Tra coloro che hanno visitato l'ambasciata, l'ex-primo ministro Yukio Hatoyama, che in merito alle politiche del governo e all'atteggiamento attuale nei confronti della Russia ha dichiarato:

"Penso che l'atteggiamento del governo giapponese nei confronti della Russia sia sbagliato. Ci sono state varie discussioni, anche sulle questioni territoriali, e ho pensato che il miglioramento delle relazioni avrebbe avvicinato la soluzione di questo problema. Tuttavia, al momento (il Giappone), in obbedienza agli Stati Uniti, sta quasi dando sostegno militare all'Ucraina, quindi il Giappone sta sostenendo l'Ucraina e guardando alla Russia come un nemico. Di conseguenza, l'amicizia che abbiamo avuto fino ad ora si sta deteriorando. Mi dispiace profondamente per questo", ha detto Hatoyama.



L'ex- primo ministro ha affermato che l'élite di potere giapponese "dovrebbe adottare un approccio più equilibrato per costruire relazioni con la Russia".
"Penso che sia necessario formulare una politica con un punto di vista più corretto. L'amministrazione di Kishida, così come i media giapponesi che si schierano dalla parte del governo, sono fissati sul sostegno all'Ucraina, ma penso che avrebbero dovuto affrontare il problema con un atteggiamento più neutrale", ha detto Hatoyama.
700 persone tra cui 311 provienenti dalle nuove regioni della Russia, e 207 aziende sono stati e sono stati sanzionati dal Giappone dall'inizio dell'operazione militare russa in Ucraina del 24 febbraio 2022.
Un totale di 437 entità russe sono state colpite da restrizioni all'esportazione nell'ambito dei pacchetti di sanzioni del Giappone.
Tra i 2 Paesi va avanti la disputa sulle 4 isole Curili più meridionali (Iturup, Kunashir, Shikotan e Habomai) poiché i due Paesi non hanno mai firmato un trattato di pace permanente dopo la seconda guerra mondiale.
Il Giappone ha rifiutato di rinunciare alle sue rivendicazioni sulle quattro isole.
Mosca e Tokyo hanno cercato di negoziare aspetti separati dei loro disaccordi, ma non hanno mai firmato un trattato di pace postbellico completo.
A marzo 2018, Giappone e Russia hanno concordato di accelerare i negoziati su un trattato di pace basato sulla Dichiarazione congiunta sovietico-giapponese del 1956.
Tuttavia, nel marzo 2022, Mosca si è ritirata dai colloqui con il Giappone sulla firma di un trattato di pace post-seconda guerra mondiale e ha sospeso i viaggi senza visto per i cittadini giapponesi verso le isole Curili meridionali e le attività economiche congiunte sulle isole contese.
La mossa è dovuta ai passi "ostili" effettuati da Tokyo nel quadro della crisi ucraina, secondo quanto dichiarato da parte di Mosca.
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