Difesa russa non esclude coinvolgimento di un biolaboratorio USA nell’ondata COVID-19 in Italia

© Foto : Ministero della Difesa della Federazione RussaProteste in Italia contro i laboratori biologici
Proteste in Italia contro i laboratori biologici - Sputnik Italia, 1920, 26.05.2023
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Il tenente generale Igor Kirillov, capo delle Forze di Difesa dalle Radiazioni, Chimica e Biologica (RCDB) delle Forze Armate russe, non ha escluso il coinvolgimento del Laboratorio Biologico Navale degli Stati Uniti (NAMRU-3) nella diffusione del coronavirus in Italia.
Il portavoce del Ministero della Difesa ha ricordato che nel 2019 tale laboratorio era stato trasferito dal Cairo alla base aerea Sigonella con il pretesto di organizzare l'assistenza agli italiani, ma quando ancora non c’era alcuna epidemia. Poi, scoppiati i primi focolai, lo stesso NAMRU-3 non ha assistito affatto le autorità italiane, anche se il livello di equipaggiamento della struttura sarebbe dovuto servire proprio a quello e avesse tutto l’equipaggiamento per farlo.
Kirillov, ricordando che Washington ha attivato l'attività militare-biologica nel territorio dello spazio post-sovietico con il pretesto di risolvere compiti puramente pacifici, ha espresso l'opinione che il trasferimento del NAMRU-3 non fosse affatto destinato a proteggere gli italiani, dato che poi quando ce n’è stato effettivamente bisogno non lo ha fatto, e che il ruolo del biolaboratorio nella diffusione del COVID-19 debba "ancora essere valutato".
Il funzionario del Dipartimento della Difesa ha anche detto che gli Stati Uniti intendono aprire altri 18 biolaboratori, in Asia Centrale e Transcaucasia, cioè a ridosso della Russia, mentre altri 25 sono attualmente attivi negli stessi Stati Uniti, e altri tre saranno presto messi in funzione.
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