Borrell: ancora nessun accordo da parte dei ministri della Difesa Ue sulla nuova assistenza a Kiev

© AP Photo / Pool / Francois LenoirJosep Borrell
Josep Borrell - Sputnik Italia, 1920, 23.05.2023
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Nessuna decisione unanime da parte dei ministri della Difesa dei Paesi dell'Ue sulla nuova tranche di assistenza militare all'Ucraina. Lo riferisce l'Alto rappresentante Ue per gli Affari Esteri e la politica di sicurezza Josep Borrell, a margine di una riunione del Consiglio del ministero della Difesa.
L'Alto rappresentante dell'Unione europea per gli Affari Esteri e la politica di sicurezza Josep Borrell ha dichiarato a seguito di una riunione del Consiglio del ministero della Difesa che i ministri dei Paesi dell'Ue non sono riusciti a concordare una nuova tranche per l'assistenza militare all'Ucraina.
"Abbiamo già proposto l'ottavo pacchetto per un importo di 500 milioni di euro, su cui continuiamo le trattative. Spero che supereremo tutti gli ostacoli all'approvazione dell'assistenza a livello tecnico a partire da questa settimana. Ad oggi, non abbiamo una decisione unanime su questo tema", ha detto Borrell.
Il ministro degli Esteri ungherese Péter Szijjártó ha detto intanto che i ministri degli Esteri dei Paesi dell'UE non possono concordare una nuova tranche di assistenza militare alle autorità di Kiev, sottolineando che Budapest si opporrà all'assegnazione di 500 milioni di euro dal Fondo europeo per la pace alla volta di Kiev finché la banca ungherese OTP sarà nella lista degli "sponsor di guerra".
Budapest si è opposta all'imposizione di sanzioni al comparto russo dell'energia e all'invio di armi.
Nella primavera dello scorso anno inoltre il parlamento dell' Ungheria ha emesso un decreto che impone il divieto dal territorio del Paese di rifornire di armi l'Ucraina.
Da parte sua la Russia ha più volte e da più parti ribadito il concetto che le forniture non fanno che altro che inasprire i livelli di scontro e prolungare la crisi, con il ministro degli Esteri Sergey Lavrov che ha sottolineato che "gli Stati Uniti e l'Unione Europea sono direttamente coinvolti (...) non solo attraverso il trasferimento di armi, ma anche attraverso la formazione del personale sul territorio".
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