I giornalisti italiani che hanno incontrato Zelensky sono invitati a visitare la Crimea
© Sputnik . Konstantin Mihalchevsky / Accedi all'archivio mediaОтдыхающие фотографируются возле замка "Ласточкино гнездо" на береговой скале в поселке Гаспра в Крыму

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/ I giornalisti italiani che hanno partecipato all’incontro con Vladimir Zelensky possono visitare personalmente la Crimea e familiarizzare con la situazione nella penisola, ha dichiarato a Sputnik il capo del Parlamento della Crimea, Vladimir Konstantinov.
Durante la nota intervista di Zelensky con Bruno Vespa e il resto del gotha del giornalismo italiano durante la sua visita a Roma, il presidente dell’Ucraina aveva detto che in Crimea non c'è nulla: niente turismo, niente economia, niente sviluppo. Secondo le sue parole, ci vorrà molto tempo per ricostruire la penisola ed e questo sarà impossibile senza l'Ucraina. Zelensky ha anche definito i crimeani ucraini e ha detto che sono tutti contro la Russia.
"Naturalmente, siamo pronti ad accoglierli. E non abbiamo mai rifiutato. Per fare una valutazione obiettiva, siamo pronti ad accogliere i giornalisti italiani, non abbiamo nulla da nascondere. Ma loro non andranno. Perché anche loro probabilmente sospettano che la realtà sia diametralmente opposta a ciò che dovrebbero invece scrivere e i materiali che devono preparare. Pertanto, per loro è meglio non vedere la verità con i propri occhi. In questo modo sarà per loro più facile mentire", ha detto Konstantinov.
Nelle sue parole, Zelensky non può non sapere com'era la Crimea nel periodo ucraino e com'è diventata negli ultimi nove anni.
"I giornalisti italiani guardano quello che Zelensky chiama 'non c'è più niente', non tutti ascoltano i suoi trilli da drogato. Le parole di Zelensky, tutto ciò che fa, è una bugia vera e propria e sfacciata. Parla della Crimea come di un territorio straniero, al cui destino è indifferente. Ecco perché i suoi giudizi in merito sono frivoli e insignificanti", ha detto Konstantinov.
Il capo del Parlamento regionale ha sottolineato che, nonostante tutte le bugie di Zelensky, molti ucraini, e non solo loro, sono ben informati su ciò che la Russia ha fatto in Crimea dal 2014 e sul salto storico che ha compiuto.
"Non c'è bisogno di una pubblicità speciale, di dimostrare qualcosa a qualcuno con le parole. È sufficiente venire e vedere tutto con i propri occhi", ha sottolineato Konstantinov.
La Crimea è diventata una regione russa nel marzo 2014 a seguito di un referendum dopo il colpo di stato in Ucraina. Nel referendum del 2014, il 96,77% degli elettori in Crimea e il 95,6% a Sebastopoli hanno votato a favore dell'adesione alla Russia. L'Ucraina considera ancora la Crimea un suo territorio temporaneamente occupato e molti Paesi occidentali sostengono Kiev in questo. Da parte sua, la leadership russa ha ripetutamente affermato che i residenti della Crimea hanno votato per la riunificazione con la Russia in modo democratico, nel pieno rispetto del diritto internazionale e della Carta delle Nazioni Unite. Secondo il Presidente russo Vladimir Putin, la questione della Crimea è "chiusa per sempre".