Lavrov: siamo pronti a considerare le proposte africane sulla crisi ucraina

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Sergey Lavrov - Sputnik Italia, 1920, 17.05.2023
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Sergey Lavrov, ministro degli Esteri russo sulle proposte di pace relative alla crisi in atto in ucraina presentate da un gruppo di paesi africani.
Il ministro degli Esteri della Federazione Russa Sergey Lavrov ha dichiarato che la Russia è pronta a considerare le proposte di parte africana volte ad una risoluzione della crisi in corso in Ucraina.
Le dichiarazioni questo mercoledì, in conferenza stampa dopo i colloqui avuti da parte del ministro con il suo omologo bielorusso, Sergey Aleinik:

"Sergey Fedorovich (Aleinik) ha detto che ci sono ancora altre iniziative: (... ) l'iniziativa brasiliana, l'iniziativa del Presidente del Sud Africa. In entrambi i casi, abbiamo risposto agli appelli degli amici latinoamericani e africani che siamo pronti a prendere in considerazione qualsiasi loro proposta dettata da un sincero desiderio di aiutare a stabilizzare l'ordine mondiale,", ha detto Lavrov.

Lo stesso ha aggiunto però, che a differenza di quanto fatto da colleghi cinesi, hanno presentato proposte concrete: "né da parte dei brasiliani né da parte dei paesi africani, non abbiamo visto nulla sulla carta".

Intanto il presidente sudafricano Cyril Ramaphosa ha dichiarato martedì che le autorità di Russia e Ucraina hanno accettato di ricevere una delegazione di paesi africani al fine di trovare una soluzione pacifica alla crisi.
L'annuncio di Ramaphosa era riferito a un gruppo di sei paesi africani: Repubblica del Congo, Egitto, Zambia, Uganda, Senegal, Sud Africa.
Lavrov sottolinea che da parte occidentale si è disposti ad accettare unicamente il "piano di pace" del presidente dell'Ucraina Vladimir Zelensky:


"L'Europa non nasconde l'atteggiamento (verso l'iniziativa di pace cinese sull'Ucraina), l'atteggiamento è lo stesso di Washington, tutto è coordinato da lì, l'atteggiamento è che se la Russia ha detto che questo può essere discusso, allora non va bene. Si dichiara direttamente che la Russia non vuole negoziare alle condizioni di Zelensky, e non ci può essere altra base per i negoziati che l'unico piano che l'Occidente promuoverà, il piano in dieci punti di Zelensky", puntualizza il ministro.
Si fa notare, aggiunge il ministro, che da parte ucraina ogni qualsiasi possibilità di negoziare con la Federazione Russa è stata esclusa già da oltre un anno in modo ufficiale da parte unilaterale di Kiev.
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