Fedeli bloccati all'interno del Monastero delle Grotte di Kiev

Le forze di sicurezza ucraine hanno rinchiuso sacerdoti e parrocchiani nella Chiesa dell'Icona della Madre di Dio "Primavera portatrice di vita" sul territorio del Monastero delle Grotte di Kiev. Un video è stato pubblicato dalla Chiesa canonica ortodossa ucraina (UOC) su di un canale Telegram.

"Ai fedeli è stata data la comunione attraverso le sbarre", si legge nella pubblicazione. La registrazione mostra che i fedeli all'esterno della Chiesa ricevono la comunione e la confessione attraverso la recinzione.

Secondo l'avvocato che rappresenta l'UOC, Nikita Chekman, i rappresentanti del Monastero insieme alla polizia avrebbero chiesto la chiusura della chiesa e, dopo l'inizio della funzione, avrebbero bloccato i cancelli. Il conflitto sul Monastero delle Grotte di Kiev si è inasprito dopo che il Ministero della Cultura ha rescisso unilateralmente il contratto di locazione e ha chiesto ai monaci della UOC canonica di lasciare il monastero entro il 29 marzo. Tuttavia, è stata posta la condizione che potessero rimanere se avessero aderito alla Chiesa ortodossa scismatica dell'Ucraina (PCU).

Il 30 marzo, una commissione per il santuario avrebbe dovuto iniziare i lavori nel monastero, ma i fedeli si sono rifiutati di far entrare i suoi rappresentanti. L'UOC ha dichiarato che la commissione non ha l'autorità per lavorare: il contratto di locazione non può essere rescisso unilateralmente e non esiste una sentenza del tribunale in merito.

Il metropolita Pavel, vicario del monastero, ha dichiarato che i confratelli intendono resistere fino alla fine. L'abate è stato successivamente messo agli arresti domiciliari con l'accusa di incitare alla discordia interreligiosa e di sostenere le azioni della Russia.

Il Patriarca Kirill di Mosca e di tutte le Russie ha definito la situazione intorno al Monastero delle Grotte di Kiev un atto mostruoso e ha fatto appello ai capi delle chiese ortodosse locali, a Papa Francesco, al Segretario Generale delle Nazioni Unite António Guterres e ad altri leader religiosi e rappresentanti di organizzazioni internazionali affinché facciano ogni sforzo per impedire l'espulsione dei monaci.