https://it.sputniknews.com/20230417/sudan-si-oppone-alle-interferenze-esterne-nella-situazione-nel-paese-17162054.html
Sudan si oppone alle interferenze esterne nella situazione nel Paese
Sudan si oppone alle interferenze esterne nella situazione nel Paese
Il ministero degli Esteri sudanese ha ringraziato altri stati per aver offerto assistenza per risolvere la situazione, ma l'ha definito un affare interno... 17.04.2023, Sputnik Italia
2023-04-17T18:06+0200
2023-04-17T18:06+0200
2023-04-17T18:06+0200
sudan
politica
difesa
/html/head/meta[@name='og:title']/@content
/html/head/meta[@name='og:description']/@content
https://cdnnit1.img.sputniknews.com/img/07e7/04/11/17162035_0:161:3071:1888_1920x0_80_0_0_9d4be11618fca770c8dcb3518b7d544d.jpg
Una nota del ministero degli Esteri rileva che il dicastero "esprime la propria gratitudine ai Paesi arabi e africani, nonché alla comunità internazionale per gli sforzi volti a contribuire a risolvere la situazione nel Paese"."Vorremmo sottolineare che la questione è un affare interno che dovrebbe essere lasciato alla discrezione dei sudanesi al fine di raggiungere il necessario accordo tra di loro, senza interferenze internazionali", ha affermato il ministero.Giovedì 13 aprile, i canali televisivi arabi hanno riferito che la Forza di supporto rapido sudanese ha dispiegato le loro unità nella città di Meroe, nel nord del paese, l'esercito sudanese ha chiesto di abbandonare l’area. Sabato sono scoppiati combattimenti in Sudan tra la RSF e l'esercito regolare. I primi hanno dichiarato di aver preso il controllo del Palazzo della Repubblica (palazzo presidenziale) di Khartoum, dell'aeroporto internazionale della capitale, nonché della base aerea di Meroe. La RSF ha accusato l'esercito regolare di aver attaccato la sua base nella capitale con "l'uso di ogni tipo di arma". L'esercito ha affermato che le dichiarazioni della RSF non sono vere e che tutte le strutture strategiche, incluso il palazzo presidenziale, sono controllate dalle forze armate. I militari hanno anche notato che la RSF li ha attaccati per primi. Il capo del Consiglio sovrano di transizione del Sudan e comandante in capo delle forze armate del paese, Abdel Fattah Burhan, ha emesso un decreto che scioglie la RSF.
sudan
Sputnik Italia
feedback.it@sputniknews.com
+74956456601
MIA „Rosiya Segodnya“
2023
Sputnik Italia
feedback.it@sputniknews.com
+74956456601
MIA „Rosiya Segodnya“
Notiziario
it_IT
Sputnik Italia
feedback.it@sputniknews.com
+74956456601
MIA „Rosiya Segodnya“
https://cdnnit1.img.sputniknews.com/img/07e7/04/11/17162035_170:0:2901:2048_1920x0_80_0_0_a682f7f9ea91818c9a36721658a4d644.jpgSputnik Italia
feedback.it@sputniknews.com
+74956456601
MIA „Rosiya Segodnya“
sudan, politica, difesa
Sudan si oppone alle interferenze esterne nella situazione nel Paese
Seguici su
Il ministero degli Esteri sudanese ha ringraziato altri stati per aver offerto assistenza per risolvere la situazione, ma l'ha definito un affare interno, esprimendosi contro l'interferenza internazionale.
Una nota del ministero degli Esteri rileva che il dicastero "esprime la propria gratitudine ai Paesi arabi e africani, nonché alla comunità internazionale per gli sforzi volti a contribuire a risolvere la situazione nel Paese".
"Vorremmo sottolineare che la questione è un affare interno che dovrebbe essere lasciato alla discrezione dei sudanesi al fine di raggiungere il necessario accordo tra di loro, senza interferenze internazionali", ha affermato il ministero.
Giovedì 13 aprile, i canali televisivi arabi hanno riferito che la Forza di supporto rapido sudanese ha dispiegato le loro unità nella città di Meroe, nel nord del paese, l'esercito sudanese ha chiesto di abbandonare l’area. Sabato sono scoppiati combattimenti in Sudan tra la RSF e l'esercito regolare. I primi hanno dichiarato di aver preso il controllo del Palazzo della Repubblica (palazzo presidenziale) di Khartoum, dell'aeroporto internazionale della capitale, nonché della base aerea di Meroe. La RSF ha accusato l'esercito regolare di aver attaccato la sua base nella capitale con "l'uso di ogni tipo di arma". L'esercito ha affermato che le dichiarazioni della RSF non sono vere e che tutte le strutture strategiche, incluso il palazzo presidenziale, sono controllate dalle forze armate. I militari hanno anche notato che la RSF li ha attaccati per primi. Il capo del Consiglio sovrano di transizione del Sudan e comandante in capo delle forze armate del paese, Abdel Fattah Burhan, ha emesso un decreto che scioglie la RSF.