Vucic avverte di conseguenze di ingresso delle Forze di sicurezza del Kosovo nel nord della regione

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Polizia Kosovo - Sputnik Italia, 1920, 01.04.2023
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L'ingresso delle forze di sicurezza del Kosovo (KSF) nel nord della provincia popolato dai serbi si intensificherà e smentirà tutti gli accordi precedentemente raggiunti tra Belgrado e Pristina, ha affermato il presidente serbo Aleksandar Vucic.
Il governo dell'autoproclamata repubblica del Kosovo ha recentemente approvato la "Strategia di difesa", secondo la quale le KSF paramilitari opereranno in tutta la regione. Secondo precedenti accordi mediati dall'UE, le forze speciali della polizia del Kosovo non sono autorizzate a entrare nei comuni a popolazione serba nel nord senza un permesso speciale, e per l’ingresso delle KSF nell’area è necessario anche il permesso del comando del contingente NATO (KFOR).
"Non credo che accadrà così facilmente. Significherebbe che non c'è più traccia di alcun accordo su nulla. Significa che vogliono solo escalation, conflitto e nient'altro, e spero che non ci provino a farlo", ha detto Vucic ai giornalisti in risposta a una domanda sull'ingresso delle KSF nel nord della regione.
Allo stesso tempo, il 1° aprile, secondo Pristina, scade l'accordo raggiunto nel novembre 2022 sulle targhe rilasciate dalle autorità serbe, e i serbi del Kosovo temono che la polizia locale inizi a confiscare le auto. Il portavoce del Servizio Esteri Europeo, Peter Stano, ha detto in precedenza che l'accordo raggiunto il 23 novembre dello scorso anno tra Belgrado e Pristina sull'uso di tali targhe non ha data di scadenza. Il prossimo round di colloqui tra le parti a livello tecnico è previsto per il 4 aprile a Bruxelles.
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