Il presidente del Comitato olimpico a favore della partecipazione atleti russi con status neutrale

Il presidente del CIO Thomas Bach difende il piano per far tornare i russi nelle competizioni con lo status di "atleti neutrali".

Il presidente del Comitato olimpico internazionale (CIO) Thomas Bach difende i piani per riportare gli atleti russi e bielorussi alle competizioni internazionali come atleti neutrali, osservando che la loro partecipazione allo status neutrale "funziona" in molti sport.

A gennaio, il Comitato esecutivo del CIO ha chiesto il ritorno degli atleti russi e bielorussi alle competizioni internazionali in uno status neutrale, proponendo di escludere gli atleti che hanno sostenuto attivamente l'operazione speciale in Ucraina.

"La partecipazione di atleti con passaporto russo e bielorusso alle competizioni internazionali funziona. Lo vediamo quasi ogni giorno in un certo numero di sport, in particolare il tennis, ma anche il ciclismo, alcune gare di ping pong. Lo vediamo nell'hockey, nella pallamano, nel calcio e in altri campionati americani, ma anche in Europa e in altri continenti. Non ci sono stati incidenti di sicurezza in nessuno di questi tornei", ha dichiarato Bach alla riunione di martedì del Comitato esecutivo del CIO.

Il presidente del Cio ha poi proseguito sul tema parlando del rilascio dei visti agli atleti da parte di quei Paesi ove si svolgono le competizioni:

"I governi in cui si svolgono le competizioni rilasciano visti agli atleti russi e bielorussi con rarissime eccezioni, e in altri Paesi vengono persino rilasciati permessi di lavoro. Non riusciamo a trovare una soluzione che vada bene a tutti. Potremmo dover convivere con questo".

A febbraio 2022 il CIO aveva raccomandato alle federazioni sportive internazionali di non consentire agli atleti russi e bielorussi di partecipare alle competizioni a causa della situazione in corso in Ucraina.