Cremlino: reazione Occidente non cambierà piani su armi nucleari tattiche in Bielorussia

© Sputnik . Sergey Orlov /  / Accedi all'archivio mediaMissile Iskander
Missile Iskander - Sputnik Italia, 1920, 27.03.2023
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La reazione dell'Occidente non influenzerà i piani per il dispiegamento di armi nucleari tattiche in Bielorussia, ha dichiarato lunedì il portavoce del presidente russo Dmitry Peskov.
"Una tale reazione [dell'Occidente], ovviamente, non può influenzare i piani della Russia", ha detto il portavoce del Cremlino. Ha ricordato che il capo di stato russo Vladimir Putin "ha spiegato tutto nelle sue dichiarazioni, che ha rilasciato sabato in un'intervista". "Non c'è niente da aggiungere a questo", ha dichiarato Peskov.
In precedenza, Putin aveva affermato che la Federazione Russa, su richiesta della parte bielorussa, dispiegherà le sue armi nucleari tattiche in Bielorussia, come hanno fatto da tempo gli Stati Uniti sul territorio dei loro alleati. Mosca ha già consegnato a Minsk il complesso Iskander, che può essere un vettore di armi nucleari, e il 1° luglio sarà completata la costruzione di un deposito di armi nucleari tattiche sul territorio della repubblica, ha affermato.
Il presidente della Federazione Russa ha osservato che il suo omologo bielorusso Alexander Lukashenko aveva da tempo sollevato la questione del dispiegamento di armi nucleari tattiche russe sul territorio della Bielorussia. Il presidente russo ha sottolineato che l'accordo con la Bielorussia non viola gli obblighi internazionali sulla non proliferazione delle armi nucleari.
Queste dichiarazioni sono state seguite da una reazione negativa da parte dell'Occidente. In particolare, il capo della politica estera dell'UE Josep Borrell ha affermato che l'Unione europea è pronta a imporre nuove sanzioni nel caso in cui la Russia dispieghi armi nucleari tattiche in Bielorussia, il ministero degli Esteri francese ha invitato la Federazione Russa a riconsiderare questa decisione, sostenendo che è destabilizzante. Domenica è stata pubblicata una dichiarazione sul sito web del ministero degli Esteri ucraino secondo cui Kiev ha chiesto l'immediata convocazione di una riunione straordinaria del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite.
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