Ministero Esteri russo: distruttivo l'approccio dell'Occidente ai proiettili con uranio

Le azioni distruttive dell'Occidente sono una sorta di standard per i paesi euro-atlantici, ha detto la portavoce del ministero degli Esteri Maria Zakharova, commentando i piani della Gran Bretagna di fornire a Kiev munizioni all'uranio impoverito.

"Quando sentiamo dichiarazioni da Londra secondo cui non è successo niente di speciale e si stanno comportando come hanno sempre agito, e tutto è 'assolutamente all'interno dello standard', c'è un sentimento ambivalente", ha osservato il diplomatico.

La Zakharova ha definito "disoneste" le affermazioni secondo cui non vi è alcuna minaccia derivante dall'uso di proiettili all'uranio impoverito, citando come esempi il loro uso in Iraq e Jugoslavia.

"Ma quando dicono che tutto questo è usato da loro regolarmente e soddisfa i loro standard, qui non imbrogliano. È davvero la norma per loro usare tali munizioni che portano tali conseguenze", ha sottolineato Zakharova.

La portavoce ha ricordato che queste munizioni rappresentano una minaccia non solo per coloro che le utilizzano, ma anche per le generazioni future e “tutti coloro che godono dei risultati e dei frutti che vengono coltivati ​​su questo suolo”.

"In effetti, per loro questo è un certo standard, uno standard occidentale. Un'altra cosa è che per noi questo non è uno standard, ecco perché ne stiamo parlando. Un approccio così distruttivo dell'Occidente, la distruzione globale non è cosa nuova", ha detto la Zakharova.

Martedì, il vice ministro della Difesa britannico Annabelle Goldie ha dichiarato che Londra, oltre ai carri armati Challenger 2, trasferirà munizioni alle forze armate ucraine, compresi proiettili perforanti contenenti uranio impoverito.

Quando vengono utilizzati proiettili con uranio impoverito, la polvere radioattiva si deposita sul terreno, è estremamente tossica e non può essere decontaminata. L'uso di tali munizioni può portare a focolai di cancro. Le truppe statunitensi hanno utilizzato l'uranio impoverito durante l'operazione Desert Storm nel 1991, durante il bombardamento della Jugoslavia nel 1999 e dopo l'invasione dell'Iraq nel 2003.

Vladimir Putin ha avvertito che la Russia risponderà di conseguenza a tali forniture.