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La situazione in Ucraina
La Russia ha lanciato un'operazione speciale in Ucraina il 24 febbraio dopo che le Repubbliche del Donbass hanno chiesto aiuto a causa dei continui attacchi delle forze di Kiev.

Il ministero Esteri russo esclude la partecipazione di quattro Paesi alla mediazione in Ucraina

© Sputnik . Maria Devakhina / Accedi all'archivio mediaIl ministero degli Esteri russo a Mosca
Il ministero degli Esteri russo a Mosca - Sputnik Italia, 1920, 21.03.2023
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In questo modo ha commentato la proposta dell'ex capo della Conferenza sulla Sicurezza di Monaco, Wolfgang Ischinger, di istituire un gruppo di contatto sull'Ucraina per "avviare il processo di pace"
Gli Stati Uniti, la Gran Bretagna, la Francia e la Germania non possono rivendicare il ruolo di mediatori neutrali nel processo di pace sull'Ucraina, poiché sono coinvolti nel conflitto con la Russia, ha dichiarato il Ministero degli Esteri a Sputnik.
In questo modo ha commentato la proposta dell'ex capo della Conferenza sulla Sicurezza di Monaco, Wolfgang Ischinger, di istituire un gruppo di contatto sull'Ucraina per "avviare il processo di pace". Secondo questi, Washington, Londra, Parigi e Berlino dovrebbero parteciparvi.
"Ufficialmente non sappiamo nulla di questa iniziativa. <...> Tuttavia, l'idea di Ischinger solleva domande legittime. Innanzitutto, tutti e quattro i Paesi citati sono essi stessi parte del conflitto con la Russia, che continua sul territorio dell'Ucraina", ha detto il Ministero degli Esteri, precisando di aver appreso la proposta dalla stampa.
Il Ministero ha osservato che questi Paesi forniscono armi e mercenari all'Ucraina, nonché intelligence alle Forze Armate ucraine e addestrano i soldati ucraini. Hanno anche imposto sanzioni alla Russia, bloccato i suoi beni esteri, richiesto un tribunale per punire la sua leadership e ricattato i suoi amici, vietando loro di collaborare con Mosca.
"Questi Paesi sostengono le iniziative di pseudo-pace di Zelenskyy, che sono ultimatum scollegati dalla realtà per far capitolare il nostro Paese", hanno sottolineato gli interlocutori dell'agenzi, richiamando anche l’attenzione sul fatto che questi stessi Paesi si sono già screditati quando hanno sostenuto il colpo di Stato anticostituzionale a Kiev e poi si sono impegnati nel sabotaggio degli accordi di Minsk.
"Con questi presupposti, Stati Uniti, Regno Unito, Francia e Germania non possono pretendere di essere mediatori neutrali che lanciano il processo di pace. Non sono interessati a risolvere la crisi e stanno facendo tutto il possibile per prolungare il confronto ", ha aggiunto il Ministero degli Esteri.
Mosca ritiene che una soluzione veramente completa, equa e sostenibile del conflitto sia possibile solo a seguito della cessazione delle ostilità e delle forniture di armi occidentali, del riconoscimento di nuove realtà territoriali, della smilitarizzazione e della denazificazione dell'Ucraina, della conferma del suo status di neutralità e di non allineamento, della revoca delle sanzioni, del ritiro delle cause contro la Russia, del ripristino dello status della lingua russa, dei diritti delle minoranze nazionali e delle relazioni amichevoli con la Russia e con gli altri vicini ucraini.
"Purtroppo, i Paesi occidentali che pretendono di essere mediatori non offrono nulla del genere", hanno concluso i diplomatici.
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