https://it.sputniknews.com/20230312/il-governo-israeliano-accusa-gli-stati-uniti-di-finanziare-le-proteste-17054090.html
Il governo israeliano accusa gli Stati Uniti di finanziare le proteste
Il governo israeliano accusa gli Stati Uniti di finanziare le proteste
Il governo israeliano ha accusato gli Stati Uniti di finanziare le proteste contro la riforma giudiziaria. 12.03.2023, Sputnik Italia
2023-03-12T14:36+0100
2023-03-12T14:36+0100
2023-03-12T14:36+0100
israele
riforma
giustizia
proteste
ingerenze
usa
washington
geopolitica
mondo
accuse
/html/head/meta[@name='og:title']/@content
/html/head/meta[@name='og:description']/@content
https://cdnnit1.img.sputniknews.com/img/07e5/05/1f/11535492_0:0:3073:1728_1920x0_80_0_0_72261bcad1fb0eb562b224d6e582bb92.jpg
Il governo israeliano accusa gli Stati Uniti di finanziare le proteste contro la riforma giudiziaria, riporta il giornale Times of Israel.Un altro portavoce dell'entourage del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha confermato che il funzionario stava parlando degli Stati Uniti.Gli israeliani si oppongono alla riforma giudiziaria in corso da parte del governo Netanyahu per la decima settimana consecutiva.Il disegno di legge presentato limiterà l'influenza della Corte Suprema sul processo di adozione delle leggi fondamentali, consentirà ai parlamentari di contestare le decisioni della Corte Suprema e darà al governo il controllo sulla procedura di nomina dei giudici.In precedenza il presidente israeliano Yitzhak Herzog in un discorso televisivo alla popolazione ha detto che il Paese è "al punto di non ritorno, e il governo Netanyahu deve abbandonare la riforma legale".A febbraio, il presidente ha fatto un discorso televisivo di emergenza ai concittadini, durante il quale ha proposto un piano in cinque punti per cambiare il progetto di riforma del sistema legale.
israele
usa
washington
Sputnik Italia
feedback.it@sputniknews.com
+74956456601
MIA „Rosiya Segodnya“
2023
Sputnik Italia
feedback.it@sputniknews.com
+74956456601
MIA „Rosiya Segodnya“
Notiziario
it_IT
Sputnik Italia
feedback.it@sputniknews.com
+74956456601
MIA „Rosiya Segodnya“
https://cdnnit1.img.sputniknews.com/img/07e5/05/1f/11535492_28:0:2759:2048_1920x0_80_0_0_d82c21583665f26122d4eca22fc4c9d5.jpgSputnik Italia
feedback.it@sputniknews.com
+74956456601
MIA „Rosiya Segodnya“
israele, riforma, giustizia, proteste, ingerenze, usa, washington, geopolitica, mondo, accuse, benjamin netanyahu, premier, finanziamenti, manifestazioni
israele, riforma, giustizia, proteste, ingerenze, usa, washington, geopolitica, mondo, accuse, benjamin netanyahu, premier, finanziamenti, manifestazioni
Il governo israeliano accusa gli Stati Uniti di finanziare le proteste
Seguici su
Il governo israeliano ha accusato gli Stati Uniti di finanziare le proteste contro la riforma giudiziaria.
Il governo israeliano accusa gli Stati Uniti di finanziare le proteste contro la riforma giudiziaria, riporta il giornale Times of Israel.
"Questa protesta è finanziata e organizzata con il coinvolgimento di milioni di dollari (...) C'è un centro organizzato da cui tutti i manifestanti sono distribuiti in modo ordinato. Chi finanzia i trasporti, le bandiere, le scene? Questo è chiaro per noi", ha dichiarato la pubblicazione, citando un alto funzionario del governo.
Un altro portavoce dell'entourage del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha confermato che il funzionario stava parlando degli Stati Uniti.
Gli israeliani si oppongono alla riforma giudiziaria in corso da parte del governo Netanyahu per la decima settimana consecutiva.
Il disegno di legge presentato limiterà l'influenza della Corte Suprema sul processo di adozione delle leggi fondamentali, consentirà ai parlamentari di contestare le decisioni della Corte Suprema e darà al governo il controllo sulla procedura di nomina dei giudici.
In precedenza il presidente israeliano Yitzhak Herzog in un discorso televisivo alla popolazione ha detto che il Paese è "al punto di non ritorno, e il governo Netanyahu deve abbandonare la riforma legale".
A febbraio, il presidente ha fatto un discorso televisivo di emergenza ai concittadini, durante il quale ha proposto un piano in cinque punti per cambiare il progetto di riforma del sistema legale.